Nel mio negozio di parrucchiera, ho da anni un'utenza Tele2, la quale, come è noto, è stata assorbita da Vodafone. Nel mese di dicembre ho ricevuto delle telefonate da Vodafone, il cui operatore mi riferiva che essendoil mio gestore telefonico ormai assorbito da vodafone, potevo approffittarne e passare alla fibra a costo zero, assicurando che non sarebbe cambiato nulla e che sarebbe stato tutto a carico di vodafone. Dopo la terza telefonata, nella quale l'operatore mi riferiva che tanto prima o poi sarebbe stato un'obbligo effettuare il passaggio alla fibra, acconsentivo al montaggio della fibra e mi veniva fissato un appuntamento per l'intevento dei tecnici per il 12 gennaio 2018.A seguito dell'intervento mi veniva montata una vodafone station lasciando collegato telefono e modem allo spinotto a muro tradizionale mi veniva riferito che sarebbe arrivato un messaggio di attivazione a seguito del quale dovevo collegare l'apparecchio telefonico alla vodafone station. Mi venivano inoltre lasciate delle carte già precompilate con numero di conto per addebito, partita iva, e tutte le informazioni relative all'apertura di un nuovo contratto, dalle quali apprendevo che si trattava di una migrazione (richiesta da me) e parlava di un contratto che non avevo mai visto, chiedendo inoltre di trasmettere il tutto firmato e con timbro del negozio a tale Silvestro Dangelo via mail e poi in originale a mezzo posta ordinaria. Provvedevo a scrivere una mail al soggetto, riferendo che avrei trasmesso il carteggio solo dopo essere stata informata delle condizioni, del costo e di cosa comprendeva il contratto che mi era stato proposto. Il giorno 15 gennaio 2018 (giorno di chiusura) questi rispondeva che se volevo informazioni dovevo contattare il 42323 da un numero vodafone o un numero verde da altro operatore, nel contempo ricevevo un messaggio da vodafone in merito all'avvenuta attivazione della linea, quindi il 16 mattina provvedevo a collegare il telefono alla vodafone station e dopo poche ore una cliente mi chiamava sul cellulare riferendo che aveva provato più volte a chiamarmi sul telefono del negozio senza ricevere risposta, quindi appuravo che la mia utenza risultava libera ma non squillava il telefono, così chiamavo il 190 il cui operatore apriva un guasto. Nel pomeriggio, a seguito dei problemi della mancanza del telefono (in un negozio che lavora per appuntamento), ricontattavo il 190 e mi accorgevo che dopo aver digitato la mia utenza mi rispondeva un operatore tele2 che riferiva di non vedere a terminale nessuna chiusura della linea tradizionale e nessuna richiesta di migrazione in corso, consigliandomi inoltre di ricollegare il telefono alla vecchia presa e contattare il servizio clienti vodafone. Fatta quest'operazione appuravo che la linea telefonica funzionava regolarmente, pertanto cercavo di contattare vodafone in tutte le maniere ma una volta inserito il numero della mia utenza, venivo sempre rimbalzata a tele2 che riferiva di non poter intervenire. Provvedevo a fare una nuova mail al signor Dangelo (venditore incaricato da vodafone ed unico contatto vodafone in mio possesso) con la quale lo diffidavo dal portare avanti la pratica di migrazione fino a quando non mi avesse reso edotta dei contenuti e costi del contratto e qualora non ne fosse stato in grado, di annullarla e di provvedere a far ritirare il materiale consegnatomi.Nel pomeriggio del 18 gennaio venivo contattata da un operatore Tele2 in merito al guasto aperto al quale riferivo quanto era capitato, questi mi faceva contattare a sua volta da un operatore commerciale che mi consigliava di fare immediatamente il recesso della linea e restituire l'apparecchio tramite un centro vodafone e da li far contattae il loro servizio commerciale. Il giorno 19 mi recavo al negozio vodafone di viale monza a Milano, ove, esposto il problema riferivano che loro con le pratiche attivate telefonicamente non centravano e che non potevano ritirare l'apparecchiatura (manco fosse radioattiva), mi facevo dare un modulo di recesso e provvedevo in data 20 gennaio a spedirlo per raccomandata unitamente a copia delle mail del signor Dangelo ed una lettera con la quale spiegavo la situazione, chiedendo dove potevo consegnare l'apparecchiatura.In data odierna una cliente mi comunicava che avevo nuovamente l'utenza telfonica irrangiungibile, quindi dopo avere appurato che effettivamente non funzionava contattavo dallo stesso apparecchio il 190 e l'operatore a cui spiegavo il problema ed i suoi precedenti, mi riferiva che era stata fatta una migrazione a Vodafone e che se avevo fatto la richiesta di recesso avrei perso la mia utenza, riferendo inoltre di montare la vodafone sttation altrimenti sarei rimasta senza utenza telefonica, provvedeva poi a mandarmi un SMS al quale rispondere per essere contattata da un tecnico il tutto nella tarda mattinata.Rimontata l'apparecchiatura sia la linea telefonica che il traffico internet risultavano inefficenti quindi non avendo piuù possibilità di contattare il 190 in quanto la linea completamente inefficente, facevo contattare il 190 da mio marito, il quale verso le 14 riusciva a contattare un'operatore spiegando il problema e questi riferiva di dargli il numero del mio cellulare perche dopo aver risposto ad un altro SMS mi avrebbe richiemato per farmi fare alcune operazioni sull'apparecchiatura.Alle ore 18 circa visto che ancora non ero stata contattata, riallacciavo il telefono alla vecchia spina e così riuscivo a contattare il 190, il cui ennesimo operatore al quale riferivo il tutto mi inviava l'ennesimo SMS al quale rispondevo e sono tutt'ora in attesa di essere contattata.Morale sono ancora senza telefono. Visto il momento storico ed economico in cui siamo, non avere utenza telefonica per un negozio che lavora per appuntamento, al venerdì e sabato, risulta essere un danno non indifferente.Allego le mail trasmesse al dipendente Vodafone che chiedeva la documentazione firmata.Vorrei saper come devo comportarmi perchè la situazione mi sta danneggiando.