RECLAMO INVIATO ANCHE A MEZZO PEC:Buongiorno,la presente per presentare formale reclamo contro il comportamento scorretto della Vs. concessionaria Pechini di Buccinasco (MI), qui in cc insieme alle redazioni di varie riviste e siti del settore, nonché all’Ufficio legale di Altroconsumo, di cui sono socio.I fatti sono i seguenti:1. In data 8/5 u.s. ho acquistato c/o la concessionaria di cui sopra la Dacia Duster GPL usata targata FB019RH, ad un prezzo molto elevato per un’auto di nove anni (7.800€, quasi la metà del nuovo!), ma con garanzia da parte del venditore Sig. Penna sulla assoluta qualità della stessa, oltre ad essere la stessa garantita per 12 mesi dalla garanzia Renault in tutta Europa. Dati gli “approfonditi controlli pre-consegna” (così mi erano stati descritti, fornendomene anche dettagliato elenco), la vettura mi è stata consegnata dopo tre settimane (!), il 28/5. Subito al ritiro mi sono accorto, solo aprendo il cofano, che il motore era ancora pieno delle ragnatele sulle quali avevamo scherzato col venditore in fase di acquisto (la macchina era stata nel piazzale per vari mesi), ma mi è stato raccontato che ciò era dovuto al “divieto di lavare i motori prima della consegna, per la normativa anti-inquinamento”. La cosa mi è sembrata un po’ strana (l’impressione era che non avessero proprio neanche guardato il motore!) e l’ho portata per un controllo dal mio meccanico di fiducia, il quale, appena aperto il cofano, ha subito notato una grossa perdita di tracciante verde dal tubo dell'aria condizionata (segno inequivocabile che non avevano neanche aperto il cofano, direi!). Dato che l’auto presentava anche vari altri problemi (il principale: si spegneva ai bassi regimi andando a GPL), ho velocemente prenotato un appuntamento in officina, concessomi per il 14/6.2. Al ritiro dell’auto, dopo un paio di settimane, mi è stato detto dal Sig. Raffaele (il Capo officina) che mi avevano sostituito gli iniettori del GPL “con degli iniettori che avevamo qui disponibili per un errore di un ordine, ma nuovi!”. Dato che la vettura continuava però a presentare problemi nel funzionamento a GPL (oltre al fatto che avevo scoperto che il serbatoi GPL avrebbe dovuto essere da circa 30lt, mentre io non riuscivo a metterne più di 20), ho dovuto chiedere un altro appuntamento, concessomi per il 6/7.3. Al ritiro dell’auto, dopo un altro paio di settimane, mi è stato detto che avevano sostituito la valvola del serbatoio, ma che il funzionamento a gas era giusto così e che era normale che ai bassi regimi potesse spegnersi (???), data la minore potenza del GPL rispetto alla benzina. Mi sono trovato così per tutta l’estate a dover viaggiare a benzina (con i maggiori costi che ne conseguono), in quanto il funzionamento a GPL è andato costantemente peggiorando (cali di potenza, “buchi” in accelerazione, funzionamento a tre cilindri, saltelli, oltre al permanere del problema capienza del serbatoio). Al ritorno a Milano ad inizio settembre ho richiesto un appuntamento in officina, concessomi per il 20/9. 4. Qui si è giunti al ridicolo, in quanto si sono tenuti l’auto una settimana senza riuscire neppure ad avere l’autorizzazione della garanzia alla riparazione, in quanto, a loro dire, non viene accettato il fatto che l’auto sia stata in passato reimmatricolata (sottolineo che tale reimmatricolazione risale al proprietario precedente e che loro hanno provveduto al trapasso a mio nome ed all’attivazione della garanzia già con la nuova targa!). Io avevo subito avvisato che mi sarei dovuto recare all’estero e che quindi non avrei potuto essere disponibile per la restituzione dell’auto sostitutiva in qualsiasi momento, ma solo al mio rientro nonostante ciò, mentre ero via hanno cercato di impormi di correre a riconsegnare l’auto sostitutiva e recuperare la mia benché non sistemata “tanto può andare in giro ancora a benzina mentre noi tentiamo di risolvere il problema burocratico”. Hanno cominciato a chiamarmi il 28 mattina prima delle 9.00 (mentre la mia prenotazione scadeva alle 18!), minacciandomi di “bloccare l’auto” (???), e gli ho quindi detto, pur discutendo animatamente relativamente al loro pessimo servizio di assistenza ed alla loro incompetenza, che avrei potuto riportare l’auto il 29 mattina (come ho poi fatto), ma non prima. A causa di questo, si sono anche permessi, come piccola squallida vendetta, di segnalarmi a Renault Mobility come uno che ha “minacciato di non rendere l’auto sostitutiva” e mi hanno bloccato l’account sull’app, impedendomi quindi di ottenere un’auto sostitutiva da un altro meccanico. Ho già inviato PEC esigendo lo sblocco, ma a tutt’oggi il mio account è bloccato.5. Fin dalla consegna dell’auto, e più volte in seguito, ho continuato a chiedere la documentazione comprovante i vari interventi a loro dire effettuati sulla vettura, ma si sono sempre arrampicati sugli specchi dicendo che “non era possibile in quanto “cessioni interne”, non soggette a fatturazione e quindi non visibili nel sistema” (sic!). Solo a seguito della discussione di martedì sera (In auto, sulla via del ritorno) con la Sig.ra Sanfilippo, ho finalmente avuto una semplice mail che dichiara unicamente che mi hanno sostituito a suo tempo (intervento 2. qui sopra) gli iniettori con altri “RIGENERATI” (mentre, come detto, verbalmente mi erano stati garantiti come NUOVI!) E’ questo il modo regolare di gestire gli interventi in garanzia? Montando pezzi vecchi per risparmiare? Ecco perché in precedenza nessuno si era accorto del cambio di targa!6. A questo punto, mi sono recato in un’altra concessionaria Dacia dove, in 30 secondi, senza alcun problema, mi hanno estratto dal sistema e consegnato l’elenco dei lavori effettuati (o sarebbe meglio dire NON effettuati!) sulla mia auto (sì, proprio quelli “impossibili da vedere”!) e sorpresa! L’UNICO intervento effettuato dal ritiro dell’auto è stato la valvola del serbatoio (peraltro tuttora non funzionante) (segue nella PEC odierna, causa insufficienza spazio)