In data 2 febbraio 2018 ho spedito un pacco diretto in Germania, prenotato tramite Packlink con numero di ordine IT2018COM0000020829, contenente uno sgabello. La settimana successiva il destinatario mi contatta dicendo di aver ricevuto il pacco con il suddetto numero di ordine, ma contenente dei pezzi di ricambio per moto.Informo quindi Packlink dell'accaduto dicendo che il mio pacco è probabilmente andato perduto (come affermato anche dalla filiale DPD di Foehren, Germania, la quale, contattata, affermava che dopo le 48 ore non era più possibile tracciare il pacco) e che pertanto voglio aprire una pratica di reclamo e richiesta di rimborso.In data 9 marzo 2018 (quindi oltre un mese dopo la spedizione) mi viene detto da Packlink che il pacco è arrivato a destinazione tramite altro corriere e che quindi è tutto sistemato.Contattando il mio cliente per chiedere conferma di ciò, vengo a conoscenza che, in effetti i due destinatari (il mio, che avrebbe dovuto ricevere lo sgabello, e l'altro, che avrebbe dovuto ricevere i pezzi di ricambio, e che in realtà avevano ricevuto il pacco errato), in possesso ognuno del pacco altrui, avendo ricostruito l'accaduto, si sono messi in contatto e si sono scambiati i pacchi, utilizzando il servizio DHL e pagando una nuova spedizione, dal momento che nessuno, in questo lungo lasso di tempo, li ha avvisati (o ha avvisato me, visto che vengono richiesti sempre i numeri di telefono sia del mittente che del destinatario) sul da farsi.Dal momento che, come sempre, avevo correttamente incollato le etichette sul pacco, seguendo scrupolosamente tutte le istruzioni relative all'invio, sono certa che l'errore di inversione sia da imputare esclusivamente al corriere.