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Disservizi, responsabilità ignorate e liquidazioni

Chiuso Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

V. G.

A: MONDO CONVENIENZA

01/05/2023

Spett. Mondo Convenienza, In data 16/11/22 ho acquistato presso il Vostro negozio (canale online) una camera da letto Donatella e una cucina (ordine FI2BB1180) su misura pagando contestualmente l’importo di € 4.523,94. Sono stata vittima di continui disservizi da parte vostra. 1: consegna della camera da letto il 6/12/22: alle 18.30 chiamo il servizio clienti che dice che risulta in consegna, arriveranno. Chiamo dopo una mezz'ora: attenda ancora. Dopo altri minuti richiamo, il servizio clienti è fuori orario. Ho preso un permesso al lavoro inutile, non si è presentato nessuno, non mi ha avvisata nessuno (se non avessi chiamato io!). Non esiste un servizio di gestione delle emergenze, in quanto la nuova consegna potevano riprogrammarla solo secondo disponibilità dei corrieri IL GIORNO 13/12, dopo 7 giorni! Per una settimana A DICEMBRE ho dormito per terra sui materassi perché non potete far fronte alle emergenze nate da VOSTRI disservizi. Scrivo una pec chiedendo una risposta dai legali prima di contattare il mio e la risposta che ho ricevuto “Signora, la pec è stata gestita con la riprogrammazione della consegna”. Quindi è impossibile per chiedervi danni economici (inizialmente previsti: avevo prenotato un B&B a quasi 100 euro a notte per l’assenza di preavviso).2: il giorno 9/11, dopo 2 giorni dal passaggio del geometra, nessuno si fa sentire perciò torno in negozio (la progettazione era fatta a Lissone MB) e chi mi serve, un tale Luca, non riesce ad aprire il progetto e si inventa che la ragazza precedente aveva cancellato il progetto poiché non avevo ancora deciso di procedere con l'ordine! Perché inventato? Poiché, stufa di prendermi permessi al lavoro inutili, decido di proseguire in videochiamata la mattina seguente, dove la collega riesce magicamente ad aprire il progetto. Quindi il collega in negozio rischia di far licenziare una collega che aveva fatto il suo lavoro solo perché, forse, il terminale non funzionava e non voleva cambiare pc come suggerito. Il geometra stesso mi causa il disservizio3: avevo una cucina con mattonelle alte circa 1mt che stavo per togliere. Gli ho indicato più volte di misurare la dimensione del pilastro perché era quella che avrei tenuto, millimetro più o millimetro meno. Vengo a sapere che la dicitura la cliente si impegna a mantenere le dimensioni sul contratto si riferisce alle mattonelle e non al pilastro COME RICHIESTO! E il fatto che siano cambiati gli angoli (questo lo avrei accettato, ma non i 4 cm di errore)viene usato come scusa per non cambiarmi il prodotto. Non solo, il geom. aveva misurato lo scaldabagno a 20 cm dal muro al posto di 7-9 cm (è inclinato) conseguentemente tutti i pensili sono stati progettati con una determinata misura ma montati in altro modo, lasciando questi centimetri di differenza vuoti. Questo problema è ancora in fase di risoluzione:- Fino a inizio marzo aspettavamo la produzione- Il 4 marzo la consegna: la collega del servizio tecnico si dimentica di mandare un elettricista per la cappa (un ulteriore permesso dal lavoro inutile).- Fino al 3 aprile silenzio stampa. Iniziano le mie chiamate, che dopo numerosi tentativi terminano con un appuntamento il 28/04 (2 MESI DOPO IL PRECEDENTE E QUASI 1 MESE DALLE MIE CHIAMATE). Il 28 mattina un pensile è danneggiato, l’elettricista mi chiama dicendomi che lui ci sarebbe stato solo la mattina ma i montatori il pomeriggio quindi lui non ci sarebbe stato (ma che razza di organizzazione è?!). Ulteriore giornata di permesso inutile. Aggiungo che la mia pratica risultava bloccata per “richiesta di informazioni”. Il servizio clienti mi ha fatta rimbalzare tra almeno 4 colleghi perché nessuno aveva una risposta dopo un mese dall’ultima consegna (4 marzo, ormai eravamo al 6 aprile). Al mio cenno di andare a Lissone a esigere di parlare con un manager il giorno dopo pasquetta, dopo 10 min arriva il messaggio “prevista consegna dal 7 al 13/04”. Fino al 13/04 non ricevo telefonate (eppure sarebbe dovuta avvenire ENTRO quel giorno) e capisco che era stato fatto per evitare che andassi in negozio.Non solo: in fase di progettazione sono stati commessi degli errori dai venditori che a quanto pare sono responsabilità del cliente: l’alzatina in plastica è grande e tocca i fornelli a induzione (ergo: le padelle toccano contro l’alzatina, sciogliendola) il paraschizzi è alto 60cm ma la cappa incassata viene montata a 61cm dal piano (ergo, resta 1cm di muro vuoto). A quanto pare è il cliente a dover SAPERE i cm di distanza e non il progettista pagato apposta che dovrebbe IDEALMENTE conoscere i prodotti. Dopo 4 MESI E MEZZO sto ancora lottando al telefono contro disservizi a effetto domino, responsabilità ignorate, 15+ h di permesso e la sensazione che un cliente che esige rispetto vada confuso con finte consegne solo affinché stia zitto. Sono abbastanza sicura che, per la produzione del nuovo pensile danneggiato il giorno 28 serviranno altri 15 giorni, totalizzando CINQUE mesi dall’ordine senza una cucina a posto e con un paraschizzi e un top non conformi alle misure solo per interpretazione di un testo conseguente da un geometra che non ascolta le necessità del cliente e risposte del tipo “Signora lei ha firmato il contratto”. Contesto la vostra gestione insufficiente dei danni provocati dai vostri collaboratori disattenti e da un contratto a interpretazione personale che non prevede rimborso dei danni causati, sia economici che reali. Pertanto, ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05, sollecito senza ulteriore ritardo la sostituzione dei due prodotti (top e paraschizzi) non conformi a causa di dicitura contrattuale che si presta a interpretazione soggettiva + un buono da €200 da spendere sul vostro sito in alternativa, la risoluzione del contratto con rimborso del prezzo d’acquisto.In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. In fede, Vanessa Gorga


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