Siamo tornati profondamente delusi e amareggiati dal nostro soggiorno al Nakai Maayafushi, organizzato da Alpitour come viaggio di nozze (26 maggio – 3 giugno 2025).
Quella che doveva essere una settimana indimenticabile si è trasformata in una vacanza rovinata da disservizi, rumori, lavori in corso e totale mancanza di trasparenza.
Al nostro arrivo abbiamo trovato un vero e proprio cantiere sull’isola: ruspe, operai, rumori, materiali e teli bianchi che recintavano parte della spiaggia, impedendo l’accesso a diverse aree.
Di tutto ciò nessuno ci aveva informati, né Alpitour né il resort. È inaccettabile vendere un pacchetto “da sogno” senza segnalare che la struttura è in parte un cantiere attivo.
La nostra overwater villa, tra le più costose e teoricamente più esclusive, era invece situata a pochi metri da un generatore rumorosissimo, in funzione ogni giorno dalle 7:00 alle 19:00.
A questo si aggiungeva il continuo andirivieni di idrovolanti che decollavano e atterravano proprio accanto alle camere, con rumori assordanti e odore di carburante percepibile anche all’interno.
Abbiamo segnalato più volte i disagi chiedendo di essere spostati in un bungalow sulla spiaggia, anche accettando un downgrade, ma le nostre richieste sono state ignorate o liquidate con superficialità.
Inoltre, la tanto decantata barriera corallina, uno dei motivi principali della nostra scelta, si è rivelata gravemente compromessa, spoglia e priva dei colori e della vita marina mostrati nei cataloghi e nelle foto promozionali.
Come se non bastasse, dopo settimane di attesa e numerose segnalazioni, Alpitour ci ha risposto offrendo un buono di appena 300 €, una somma ridicola e offensiva rispetto al prezzo del viaggio costato oltre 6000€, ai disagi subiti e al valore affettivo di una luna di miele irripetibile.
Ci siamo sentiti presi in giro, trattati con poca attenzione e senza alcun rispetto per l’importanza del momento e per la fiducia riposta in un grande tour operator.
Una vacanza che doveva essere da sogno e che invece ci ha lasciato solo amarezza, delusione e rabbia.
Non consiglieremmo mai questo resort né ci rivolgeremmo più ad Alpitour dopo una simile esperienza.
Trasparenza, rispetto e ascolto del cliente dovrebbero essere alla base del turismo di qualità, ma purtroppo qui non ne abbiamo visto neanche l’ombra.