Gentili signori, mi ritrovo mio malgrado a dover sporgere un formale reclamo nei confronti della vostra concessionaria Dacia, Tola S.r.L. sita a Partinico in provincia di Palermo.Nel mese di Marzo 2021 siamo andati presso Tola S.r.L. perché intenzionati all’ acquisto di una nuova Dacia Sandero GPL come auto per mia moglie. Nel pomeriggio stesso della visita decidiamo di concludere l’ acquisto usufruendo dell’ incentivo statale e della rottamazione. Al momento della stipula del contratto chiediamo espressamente se dall’ auto da rottamare, una vecchia Fiat 600 del 2007, era possibile smontare i pezzi e ci viene risposto affermativamente. Quindi, affidata l’ auto ad un rottamatore esperto ed autorizzato procediamo allo smontaggio. Alla fine dell’ opera ricontattiamo Tola S.r.L. per chiedere quando era possibile consegnare loro l’ auto.Nel momento in cui dichiariamo lo stato del mezzo veniamo trattati quasi come dei malfattori che hanno rubato qualcosa al concessionario. Ci viene detto che l’ auto, smontata dai pezzi, non può essere da loro accettata, che ora sarà impossibile avere lo sconto dovuto alla rottamazione e che quindi molto probabilmente l’ acquisto dell’ auto salterà a meno che non decidiamo di compensare di tasca nostra la differenza della rottamazione. Rispondo allora che il rottamatore che ha provveduto a smontare l’auto è autorizzato alla rottamazione e può pensarci lui stesso, ma ci viene risposto, testuali parole “non è possibile, il nostro rottamatore così non ci guadagna nulla”. Alla luce della risposta mi documento presso il sito web del mise (https://ecobonus.mise.gov.it/faq/contributi-e-modalita-di-accesso) e scopro che alla FAQ 49 è espressamente indicato che il cliente può decidere da chi fare rottamare l’ auto. Inoltre, per maggiore sicurezza, chiedo presso l’associazione consumatori di cui faccio parte (Altroconsumo) lumi sulla questione e mi viene confermato in toto il tutto, inoltre mi viene detto che ai sensi di legge il concessionario è obbligato a prendere l’auto in qualsiasi condizione essa sia. Con tutti i riferimenti del caso su carta stampata mi reco presso Tola S.r.L. per far valere le mie ragioni. Nonostante tutto il gestore insiste (molto maleducatamente, senza dare alcuna possibilità di replica ed alzando pure la voce) che non è assolutamente come diciamo noi, ciò che io dico è falso e quindi non gli interessa ciò che io ho da dire. Tuttavia mi dice che farà lo “sforzo” di inviare una mail al gruppo DEKRA-Renault per sapere come comportarsi e che ci farà sapere. Non abbiamo notizia alcuna fino agli inizi di Luglio quando Tola S.r.L. ci chiama per avvisarci che l’auto è arrivata e che “dobbiamo” andare a prenderla. Faccio presente che ancora attendo notizie riguardo il problema rottamazione e mi viene risposto che sarò richiamato. Dopo qualche giorno mi viene detto del concessionario che effettivamente avevo ragione io e che posso rottamare dove voglio, nessun cenno di scuse. Dico allora che ho intenzione di far rottamare a loro stessi e mi viene risposto che il gruppo Renault gli ha espressamente proibito di farlo e che dovrò pensarci io e di “sbrigarmi” a fare avere certificato di rottamazione e cancellazione al PRA.Desideroso solamente di porre fine alla cosa faccio rottamare a mio carico l’auto e mi reco in concessionario per l’ intestazione del mezzo.Al momento della stessa ci viene chiesto se vogliamo cointestare l’auto oppure no. Chiediamo espressamente se la cointestazione porta problematiche di alcun tipo, soprattutto in ambito assicurativo dovendo fare il passaggio della classe di merito di mia moglie, e ci viene detto che è assolutamente inifluente. In realtà la compagnia assicurativa dichiara che con la cointestazione si perde la classe di merito e fatichiamo non poco per trovare un' agenzia disposta a prendere in carico l’auto. Riusciamo, dopo queste peripezie, a ritirare l’ auto ed in quell' occasione il gestore, con molta faccia tosta, ci avvicina insistendo sulle sue inesistenti ragioni per i fatti accaduti e ci raccomanda di “parlare bene” della sua concessionaria. Il 10 Agosto, nostro malgrado, siamo costretti a tornare presso Tola S.r.L. perché il climatizzatore ha smesso del tutto di funzionare. Esponiamo la cosa ad un impiegato il quale chiama un tecnico, appena tornato da un soccorso stradale Dacia in garanzia, per verificare la cosa, che constata che in effetti il climatizzatore ha un grosso problema. Diciamo che da li a tre giorni saremmo dovuti partire ed ad Agosto, con il caldo, in un viaggio di tre ore circa avere il climatizzatore guasto non è il massimo. Sopraggiunge nuovamente il gestore il quale chiede cosa accade. Gli viene spiegata la cosa, e lui con disinteresse totale dice che ha già spento i sistemi, sta per andare in ferie e non può occuparsene. Gli chiedo come sia possibile che abbia i sistemi spenti dato che ha appena fatto un soccorso autostradale in garanzia ed uno dei tecnici è a bordo della mia auto e mi viene risposto, con estrema maleducazione che non sono affari miei. Insisto sulla cosa, asserendo che da quando ho messo piede in questa concessionaria ho solo avuto problemi, e che è surreale che in un’ auto nuova a neppure un mese dalla consegna, acquistata presso di lui, ancora in garanzia non si possa fare nulla. Per tutta risposta, il gestore, urlando e dando definitiva conferma della sua totale maleducazione e assenza di professionalità mi dice, testuali parole “e se venivi qui e trovavi i cancelli chiusi che facevi? Li sfondavi?. Faccio presente che può provare a cercare un’ altra officina autorizzata e mi risponde che posso farlo da solo perché lui non ha tempo da perdere. Dico allora che può prendere in consegna l’auto e darmene una di cortesia sostitutiva, di contro, lo stesso mi ride in faccia, mi da le spalle e se ne va senza neppure rispondere dicendo con tono canzonatorio buone vacanze. Mi chiedo come sia possibile che Dacia permetta questo.