Il 12/4/2022 ho sottoscritto un contratto per la fornitura e installazione di infissi nella mia abitazione in Roma, Via Cariati, 31 interno 2. Nel contratto è previsto lo sconto in fattura per un importo complessivo ivato, al netto dello sconto in fattura, di 9000 euro. In pari data ho saldato l'importo di 9000 euro come da fattura 19/2022 della Ante srls e con bonifico parlante. Il 13/4/2022 ho inviato documento di identità, tessera sanitaria, visura catastale e la ricevuta del bonifico parlante. Il 20/4/2022 il signor Roticiani, qualificatosi come consulente dell'azienda Ante srls ha fatto il sopralluogo di precisione. Fino al 28/9/2022 non è giunta alcuna notizia circa lo svolgimento dei lavori, allorquando con laconica comunicazione l'azienda ha comunicato una eccessiva onerosità del contratto, richiamando l'art. 1467 cc in quanto non potevano essere garantiti i tempi di consegna. Nella comunicazione si faceva riferimento alla mancata possibilità per l'azienda di procedere alla cessione del credito, non provata in alcun modo. Il 24/10/2022 la società ha chiesto l'esborso di ulteriori 7000 euro per procedere alla produzione del lotto e allo svolgimento dei lavori.