Buongiorno, il 6 ottobre 2019 mi viene montata una Veneta Cucine -Artabita, a fine lavoro risultano alcune cose da sistemare Tra queste - quella che riguarda per le sue conseguenze il presente reclamo - è la richiesta di poter collegare il tubo di scarico dei fumi alla cappa in quanto il foro predisposto nell'abitazione non è in asse con la cappa stessa. Il 10 dicembre 2019 sollecito la Artabita/Valcucine ad effettuare la sistemazione del collegamento della cappa, sollecito che ripeto il 21 gennaio 2020. Finalmente martedì 10 marzo 2020 due operai della Veneta Cucine -Artabita vengono ad effettuare la sistemazione richiesta. Operano con modalità diversa da quella concordata in sede di sopralluogo: anziché smontare la mensola con il foro non in asse e rimontarne un'altra con il foro nella posizione corretta, viene tagliata la mensola esistente e avvitato un pannellino forato. Il lavoro è esteticamente deplorevole ma non lo contesto per non perdere altro tempo e perchè risulta visibile solo ad ante aperte. Per poter effettuare il lavoro mi viene chiesta una scala, gli operai hanno con sé grandi borse di attrezzi. La cucina non è grande e tra l'ingombro degli operai, della scala e degli attrezzi non c'è spazio per assistere, oltretutto il lavoro è molto rumoroso e si forma polvere, quindi esco dalla stanza e chiudo la porta della cucina e sento forti rumori di trapano, sega elettrica e molto altro trafficare. Mi sembra tutto a posto fino alla mattina di domenica 15 marzo quando entrando in cucina scorgo dei frammenti sul pavimento: si è staccata durante la notte una porzione di spigolo dal top in ceramica di circa 40*20*2 mm ( denominazione top: CARANTO KER prodotto da Veneta Cucine ) ed è visibile una lesione di oltre 10 cm in corrispondenza del pezzo di spigolo mancante in direzione perpendicolare . Nè io nè mio figlio ventiseienne che siamo gli unici abitanti della casa abbiamo urtato il top in nessun modo. Contesto alla società a mezzo pec di aver danneggiato il top nel corso dell'intervento di sistemazione della cappa a porta chiusa, osservazione che non viene riconosciuta dalla Artabita - Veneta Cucine. Ipotizzo che il materiale ceramico del top abbia subito una fortissima sollecitazione di taglio e di averla trattenuta per qualche giorno fino a quando una variazione termica, causata probabilmente dall'appoggio sul piano di una pentola calda, ha provocato la dilatazione del materiale causando il distacco dei frammenti in corrispondenza della sollecitazione che era stata esercitata dagli operai. La società ha comunicato che non è disposta a sostituire il top - che è garantito 5 anni anche per gli urti - e ha comunicato che lo stesso non è riparabile, non hanno nemmeno ipotizzato una condivisione delle spese, giacché il ripiano è ancora in garanzia ed io in cucina non ho mai fatto nessun lavoro che avrebbe potuto causare il danno e mi limito ad usare il lavello ed a cucinare. Quindi o il materiale del ripiano non è assolutamente adatto all'uso di cucina, o gli operai lo hanno danneggiato durante la riparazione. In nessuno dei 2 casi la rottura dovrebbe essere a mio carico. Quindi desidero rendere nota la poca serietà del rivenditore e la scarsa qualità del prodotto, ed in caso di rifiuto della sostituzione da parte di entrambi gli attori mi riservo di adire le vie legali con il sostegno dell'associazione di difesa dei consumatori alla quale sono associata