In data 30/03/2019 ho acquistato una cucina componibile del tipo “VERONICA YOUNG GHIACCIO LUCIDO” presso Vs negozio sito in Via Casilina, 1117 00133 Roma (RM), con consegna prevista dal 27/05/ al 02/06 c.a. conforme al documento: Rif.to Vs. B.C. IR93UN740, con pagamento della caparra confirmatoria di € 644,03 effettuata a mezzo bonifico istantaneo in favore di Iris Mobili s.r.l. Via Gregorio VII, 474 - valuta 1 aprile 2019 - su Vs. espressa raccomandazione, la misura della riferita cucina nonché la disposizione degli elementi componibili combinati con elettrodomestici da adottare nella parete riservata a tale scopo, è stata effettuata in data 08/04/2019 da parte di un Vs. incaricato per effetto di un sopralluogo effettuato nell’abitazione di proprietà. Di conseguenza in data 14/04/2019 il venditore identificato come DANIELAAP sottoponeva alla scrivente - per visione e accettazione - il Vs. “modulo 3 - Note (venditore cucine)” - Rif.to Vs B.C. IR93UN740 - le valutazioni del geometra di Vs. fiducia per alcune specificate modifiche da realizzare sulla parete in cartongesso da sempre esistente in ragione delle specificate modifiche summenzionate, così come riportate nella predetta nota, ho provveduto ad incaricare una ditta di mia fiducia con la finalità di apportare le descritte modifiche - in data 20/05/2019 ho effettuato - su Vs. sollecita raccomandazione - il pagamento del saldo dovuto per la cucina oggetto di acquisto confermando telefonicamente la consegna per il 27/05/2019. La somma di € 2.913,29 è stata versata con bonifico istantaneo in favore di Iris Mobili s.r.l. Via Gregorio VII, 474 - il 29.05 u.s. è avvenuto il trasporto e il tentato montaggio in fase di montaggio i Vs. operai si sono espressamente rifiutati di fissare le componenti aeree (pensili) asserendo che la parete in cartongesso non è stata opportunamente segnalata nella documentazione in loro possesso - i Vs. operai, non assumendosi alcuna responsabilità per il relativo montaggio, proponevano la messa a terra delle diverse componenti invitandomi a rivolgermi ad una ditta di mia fiducia per il fissaggio del mobilio sulla parete Ho preso immediato contatto telefonico con il Vs. punto vendita, allorquando la referente di turno dopo un consulto con il Vs. dirigente, in non meno di 40 minuti di conversazione, mi forniva alcune opzioni, o: a) un indennizzo di € 100,00 b) la restituzione della somma versata di € 3.557,32 per l’acquisto della cucina, con il ritiro della merce depositata inizialmente a terra dai Vs. operai. - la scrivente aderiva all’opzione b) con il Vs. dirigente. Ho inviato richiesta di annullamento e rimborso via pec e via fax come consigliatomi dagli operatori del vostro call center.Ad oggi 26 Giugno non ho ancora ricevuto nessuna risposta e ovviamente nessuna forma di rimborso.Richiedo quindi nell'immediato il rimborso dei soldi che ho versato per una cucina di cui non ho mai usufruito e cioè di € 3.557,32 e inoltre in ragione del predetto disagio e danno che sto subendo chiedo un indennizzo da quantificarsi in € 1.000,00.