Buongiorno,in qualità di artigiano sono associato a CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato), la quale propone l'associazione al fondo San.Arti.San.Arti pubblicizza condizioni privilegiate di copertura assicurativa relativa a servizi sanitari avvalendosi dei servizi della compagnia di assicurazioni UniSalute.In altri termini, in qualità di artigiano associato a CNA, verso una quota annuale al fondo San.Arti, il quale intercede presso UniSalute spuntando una serie di servizi sanitari a condizioni privilegiate dunque, Unisalute risulta essere l'effettiva erogatrice del servizio di copertura assicurativa.Tuttavia, sovente i servizi promessi non hanno luogo.Ad esempio, lo scorso ottobre mi sono sottoposto a test sierologico presso struttura convenzionata ho pagato la prestazione, e, come da modalità indicate da San.Arti e UniSalute, ho inviato la fattura ad UniSalute allo scopo di richiesta rimborso. Mai ricevuto nulla.Ho contattato telefonicamente UniSalute sbagliata la procedura - è stata la giustificazione presentata - avrebbe dovuto presentare ad UniSalute la richiesta del servizio, e solo dopo avere ricevuto l'autorizzazione, sarebbe dovuto recarsi presso la struttura convenzionata, sottoponendosi al test sierologico, ma senza pagare.Dunque, prima ho ricevuto un tipo di istruzione, poi una diversa risultato, nessun rimborso.Ho ripreso contatti telefonici, presentando la mia obiezione: 1) La struttura è assodato essere convenzionata. 2) Può realmente un presunto ma irreale vizio di forma invalidare la convenzione, annullando il rimborso?.L'interlocutore di turno ha compreso la scorrettezza perpetrata, ha promesso un approfondimento, ma nulla è seguito.Ho ricontattato il call center l'interlocutore di turno riferisce di non trovare alcun reclamo registrato sulla mia posizione si ricomincia daccapo, ma non arriverà nessun riscontro, né, tanto meno il rimborso.Altro esempio: la scorsa settimana mi sono rivolto allo studio dentistico Miro di Via Dante, Cremona, convenzionato con San.Arti/UniSalute.A pag. 20 della Guida al Piano Sanitario, si legge quanto segue: “La copertura opera nel caso di applicazione di un numero di uno, due, tre o più impianti, previsti nel medesimo piano di cura. Rientrano in copertura il posizionamento dell’impianto, l’eventuale avulsione, l’elemento definitivo, l’elemento provvisorio e il perno moncone relativi all’impianto/i.N.B. La presente copertura è operante solo nel caso di utilizzo di strutture sanitarie e di personale convenzionato da UniSAlute per Fondo San.Arti”.E' possibile consultare la versione digitale al link seguente (pag. 14):https://www.sanarti.it/public/Section/Guida_titolari_web.pdfEbbene, nell’ambito del preventivo stilato dallo studio dentistico, figura anche l’avulsione con conseguente impianto di una corona artificiale.Oggi, la telefonata dello studio dentistico: “UniSalute non ha autorizzato l’intervento”.Comunicazione che ha colto in contropiede il sottoscritto, ma anche lo studio dentistico, perché in possesso a sua volta del regolamento riportato sopra.Alla mia posizione assicurativa con San.Arti(UniSalute sono appoggiate le mie due figlie (16 e 15 anni di età).Lo studio dentistico aveva inviato a San.Arti/Unisalute un preventivo per la cura di una carie di mia figlia, garanzia prevista dalle condizioni per i figli minori ma anche questo non è stato approvato.Referente dello studio dentistico: Sig.ra Ylenia, in possesso dei preventivi inviati ad UniSalute.Mi sto interrogando sulla opportunità di proseguire il rapporto con San.Arti/UniSalute.Nell'eventuale e definitiva impossibilità di ottenere un dietrofront da parte di San.Arti/UniSalute circa le richieste di cui sopra, sono a chiedere la possibilità di recesso dal contratto con rimborso della quota versata per l'anno 2021 (€ 515,00).Rimango in attesa di vostreGrazie per l'attenzione,Saluti,Andrea Ferrari