Buongiorno, per settimane mi sono domandato per quale motivo Unisalute continuasse a richiedermi, per un ciclo di fisioterapia, la prescrizione medica (che ero convinto di avere allegato), rimettendo in discussione ogni volta la richiesta di rimborso. Solo dopo snervanti attese al telefono mi è stato detto che il documento rilasciatomi dal fisiatra non era considerato una prescrizione, ma un referto provvisto di “consiglio”. Eppure questi mi aveva dichiarato che il suo era un documento valido ai fini assicurativi. Sottolineo che si tratta di un medico convenzionato con Unisalute!!!Comunque, prima di procedere con le cure, avevo anche chiesto ad un operatore dell’assicurazione se bastasse il documento del fisiatra, che oltre a definire - esami alla mano - il mio stato, “consigliava” alcune terapie particolari. Mi ero offerto insomma di richiedere anche la prescrizione del medico di base, ma mi è stato risposto che quello dello specialista era il parere più importante, dunque più che sufficiente. Ma la richiesta di rimborso continuava a essere respinta, e allora un altro operatore mi ha suggerito di rimediare chiedendo al medico di base una prescrizione che per forza di cose doveva essere precedente, per datazione, alla fattura. Come immaginavo, quest’ultimo ha potuto produrre solo un documento regolarmente datato in cui conferma la validità della prescrizione del fisiatra. E così il tutto è stato definitivamente bocciato.Capisco che la ricerca dell’”errore” a fattura emessa costituisce una prerogativa dell’assicurazione, ma resta il fatto che può avere un impatto economicamente importante per l’assicurato, il quale - debitamente avvertito riguardo alle scarse possibilità di rientrare almeno in parte delle spese - potrebbe scegliere di rinunciare a curarsi o almeno ridimensionare la terapia di cui, pure, avrebbe un giustificato e documentato bisogno.