La casa e il mutuo sono intestati a mia moglie (sara meraviglia) quindi il reclamo alla banca deve essere a suo nome. Vi riporto qui la mail inviata alla banca di cui vorrei che foste a conoscenza.Vi scrivo in riferimento al fatto che l’atto di vendita di casa mia sia stato annullato per una vostra grave mancanza. Nel 2003 ho contratto mutuo (vs. rif. 100 464951) per l’acquisto prima casa. Negli scorsi mesi abbiamo deciso di venderla, anche se la restituzione del prestito era ancora da terminare. Dopo i contatti con il servizio clienti di Webank che mi avevano indicato modalità e tempi, avevo richiesto (si veda il fax e la mail del 22 dicembre 2016) i conteggi estintivi e la conseguente estinzione dell'ipoteca per il 4 gennaio, specificando che l’atto era stato programmato per il 9 gennaio 2017. MI avete inviato i conteggi estintivi il 3 gennaio ma nulla rispetto alla dichiarazione di estinzione del debito.Sono seguite telefonate (anche 3 al giorno), mail e reclami che spero abbiate registrato.Alle mail mi avete risposto con la sola conferma di ricezione, alle telefonate gli operatori dicevano che avevano riferito ai colleghi che se ne occupavano. Il 9 gennaio 2017, giorno previsto per il rogito, mi sono fisicamente recata presso Webank in via Massaua. Solo in quell'occasione ho scoperto che il mio mutuo era gestito da una filiale BPM: quella di Piazza Sicilia a Milano.Dietro mia forte insistenza ho ottenuto, dalla signora Alessia Perego uno scarno documento in cui si diceva che avevo estinto il debito (parliamo di 750 euro, un'inezia!!) senza alcun riferimento alla cancellazione dell'ipoteca o alla presa in carico della cancellazione stessa. Il documento così concepito è stato completamente inutile, infatti è stato rigettato dal notaio che non ha potuto stipulare la vendita, vanificando l’azione del notaio stesso, degli acquirenti e del direttore della filiale di Banca Intesa che doveva concedere il finanziamento ai compratori ciò è stato uno spreco di tempo per tutti oltre che una pessima figura per noi. A nulla sono servite le telefonate concitate da parte del notaio e del direttore alla sig.ra Perego e all'agenzia di piazza Sicilia per ottenere due righe (sarebbero bastata una mail) in cui si dicesse, come prevede la legge, che BPM si faceva carico di cancellare l'ipoteca di cui stiamo parlando.Siamo stati costretti a rifare gli accordi, che ormai erano a termine, e ad oggi la vendita è ancora in forse. L'indomani, il 10 gennaio, con mio marito mi sono recata presso l'agenzia di piazza Sicilia, dove la sig.ra Tagliabue, nel giro di un paio d'ore mi ha fornito quanto mi serviva, lamentando però di non essere mai stata avvisata della mia necessità di chiusura del mutuo da parte di Webank. Non so se gli operatori Webank non abbiano comunicato all'agenzia la mia richiesta o se l'agenzia non abbia fatto ciò che le competeva, in tempo. Mi sembra chiaro che i rapporti interni tra Webank e BPM siano assai poco fluidi ma è assurdo che questo faccia addirittura saltare un atto di rogito. Sarebbe stato molto più semplice se gli operatori del servizio clienti mi avessero detto subito che la pratica era in carico all’agenzia: avrei potuto contattarla in tempo e ottenere quanto mi spettava. Ritengo questo fatto estremamente grave e ve ne chiedo spiegazione. Intendo procedere con le associazioni di consumatori e i loro avvocati per il danno subito chiedendo una forma compensativa per quanto accaduto.