sono Giovanni Castaldi Le scrivo come da oggetto per quanto riguarda la cucina che ho acquistato presso il Vostro Store di Viale Isonzo, Milano, sotto la cura di Jure.
Nel mese di marzo finalizzo con Voi l'acquisto della mia cucina, progettata con il mio architetto Stefania Caputo e seguito da Jure dalla definizione della composizione, scelta finiture, sino alla messa in produzione.
Spiego la mia professione al rivenditore sottolineando quanto sia importante per me la cucina ed è per questo che ho scelto un marchio importante e affidabile sul mercato, come Lube.
Lavoro a Giallozafferano e sono il volto di riferimento per il Sito, registro dei video professionali sia in studio che da casa mia nella mia cucina e ho un importante impatto a livello di comunicazione digitale. Ecco perché così importante, a prescindere dal valore affettivo e d'arredo.
Al 17 giugno io e l'architetto Caputo scegliamo in Store, insieme a Jure, il colore perfetto per i frontali della mia cucina, che è quello allegato nell'immagine 6572. Nella stessa giornata inviamo via mail la foto delle finiture confermate affidandoci al venditore Jure che ci ha seguito per l'intero appuntamento (come si può leggere chiaramente nella mail stessa).
Il 5 agosto sottoscrivo il contratto, faccio partire i bonifici e, il 10 ottobre aspettavamo la cucina, come più volte sottolineato a Jure (nonché alle imprese a cui mi sono rivolto per i lavori in casa). C'è stato un malinteso tra venditore/produzione e la consegna era stata disposta per il 28 ottobre, fortunatamente, con diverse telefonate da parte mia e del mio architetto alla Logistica di Lube, siamo riusciti a farci programmare la consegna della cucina il 15 ottobre.
Nel giorno della consegna l'amara scoperta: il colore che Lube chiama desert è in realtà identificabile nella scala del grigio (propriamente chiamato Tortora). Per me, e anche per l'architetto Caputo, il colore visto nello store, che è rosa, è totalmente differente dai frontali consegnati, come si può vedere nella foto fatta ieri a confronto nel Vostro Store, la differenza di colore è oggettiva.
Le tralascio i dettagli della telefonata con William, capo store ( e senza cognome?) per i negozi di Milano ma voglio sottolineare che sarebbe stato più gentile e professionale da parte Sua cercare una soluzione per venirmi incontro anziché ripetere ossessivamente che io ho firmato un contratto dove era indicato il tipo di colore. Ma per me che sono un consumatore e che mi rivolgo a un venditore professionista, sotto vincolo della fiducia e della buonafede, un codice vale un altro.
Il giorno dopo dà appuntamento a me all'architetto in Store per discutere sui prezzi e non si presenta né fa una chiamata di cortesia.
Gli scambi email intercorsi tra noi fanno difatti parte di un accordo che abbiamo preso a priori del contratto. La dicitura desert, come già sottolineato, per me è un codice che non ha valore rispetto a quanto visto nello store e, più volte renderizzato nelle immagini dell'architetto Caputo.
Perché Jure non ha mai sollevato la questione a riguardo che il colore non era congruo?
A questo punto - non voglio additare nessuno - e sono sicuro che deve essere stata una incomprensione da parte del venditore nel non aver individuato la mia esigenza di colore con il nome tecnico di Lube.
Alla luce dei fatti io non mi ritengo soddisfatto dal punto di vista del consumatore e professionista nel settore della comunicazione digitale.
Per questo motivo vi chiedo gentilmente la sostituzione dei frontali con il colore preventivato e, per coerenza di codici, oggi abbiamo scoperto essere 7709 SETA ANTICA.
Sono da martedì 15 in questa situazione, siamo a venerdì 18, e ho solo un mucchio di telefonate senza un risultato certo.
Chiedo gentilmente di essere contattato urgentemente al cellulare.
Grazie