Ho annullato l’ordine TOPOLINO, mai ricevuta in consegna, con raccomandata A/R del 29/7/2024, esausta per i disservizi e dopo due reclami fatti anche con Altroconsumo, seguendo le istruzioni ricevute da Stellantis. In disparte il disagio fuori legge di dovermi recare alla posta e spendere 10 euro pur avendo da anni un domicilio digitale e relativa pec. In disparte anche la procedura che ho dovuto seguire, alla quale non mi sono del tutto piegata (volevano che dichiarassi il falso dicendo di aver riconosgnato la targa alla motorizzazione civile di Torino, laddove io la targa non l’avevo mai neanche ricevuta). Passi anche questa procedura passibile di denuncia penale.
Ebbene, mi sono accorta solo due giorni fa di aver avuto dei prelievi in conto corrente: in data 7/8/2024 pari a euro 2.312,02, in data 19/8/2024 pari a euro 36,55, in data 16/8/2024 pari a euro 36,55. Ho immediatamente chiesto alla mia banca lo storno e ritirato la
Delega. Dopo mesi e mesi di nessuna telefonata neanche quando serviva, già mi hanno chiamato due diverse società di recupero del credito, dicendo che posso mandare loro tutti i documenti per evitare che si proceda nei miei confronti.
Devo metterci L avvocato ? Ho subito mandato una pec a Stellantis diffidandoli dal cessare ogni pretesa nei miei confronti per il recupero di un credito inesistente e di cancellare i miei dati dai loro sistemi.
Diffido Stellantis dall’importunarmi ulteriormente e chiedo che chiudano la pratica del recupero semplicemente parlandosi con le società del gruppo, io non ho nessun onere di mandare documenti a discarico di un credito che non c’è .