In data 13 marzo c.a. mi è stata recapitata la cucina che avevo ordinato presso il punto vendita di San Giuliano Milanese ma appena iniziato il montaggio, uno dei montatori ha trascinato il primo scatolone senza sollevarlo adeguatamente da terra causando così la graffiatura del parquet per una lunghezza di circa 3 metri. Nel momento in cui il danno è risultato evidente sia io che un testimone presente abbiamo immediatamente segnalato la cosa invitando il montatore a prestare più attenzione ed ovviamente esponendo il mio disappunto per il danno arrecato. Inoltre, a mia insaputa, lo stesso montatore viene visto da altri testimoni mentre usa un pennarello per legno nel tentativo di camuffare i graffi arrecati. Pennarello che poi ritroverò in un cassetto della cucina in mezzo ad altro materiale lasciato dagli stessi montatori. Il giorno successivo, il 14 marzo, chiamo l'assistenza per segnalare la cosa e dopo circa 30 minuti vengo contattata telefonicamente dall' ufficio preposto ma l'addetto con cui parlo mi dice chiaramente che la pratica non può essere accettata perché il montatore nega che il fatto sia realmente accaduto. L'addetto mi informa che senza un video al momento del fatto qualunque denuncia fatta a posteriori decade ma io faccio presente che produrre tale materiale può essere causa di denuncia per mancato diritto alla privacy. Mi viene anche detto che avrei dovuto segnare il problema nel verbale che ho firmato alla fine del montaggio ma nessuno mi ha informata di questa possibilità anzi, il montatore mi ha fatto firmare con tutta fretta il documento andando via immediatamente dopo. A fronte di tale comportamento chiedo di essere risarcita del danno arrecato dal momento che trattasi di un pavimento di pregio che aggiunge valore al mio immobile.