Buonasera,Sabato 3 agosto mi sono recata nel punto vendita di Matera, in via delle arti, a fare la spesa. Fra le tante cose che ho acquistato, ho preso delle zucchine fresche, precisamente spaghetti di zucchine da mangiare sia cotte che crude, dal banco verdurauna scamorza fresca dal frigo che riportava come data di confezionamento il giorno stesso dell'acquisto e 2 etti di prosciutto di Parma affettato al momento. La scamorza, da utilizzare la sera di sabato per preparare una pizza aveva la muffa e riportava all'interno l'etichetta del caseificio che faceva risalire la produzione il 18 luglio (quindi scrivere che è stata confezionata il 3 agosto, è alquanto ingannatorio, dal momento che la data di produzione non era visibile in quanto era all'interno della confezione fatta nel supermercato dagli addetti alla salumeria)Le zucchine erano rancide e bagnateIl prosciutto crudo puzzava, ed era stato affettato al momento.È pleonastico evidenziare che ho buttato la scamorza, il prosciutto e le zucchine. Scrivo,per la prima volta nella mia vita, perché mi sono sentita presa in giro, fra l'altro in modo subdolo e maligno.. Mai avrei pensato di acquistare roba così scadente e vecchia in un supermercato aperto da pochi giorni. Non voglio soldi, rimborsi o simili. Chiedo rispetto per i consumatori come me, che da persone per bene, almeno quando fanno la spesa vogliono essere tranquilli di acquistare quello che si sceglie nella piena fiducia e sicurezza che il prodotto scelto corrisponda alle aspettative.