Lo scorso 15 gennaio, ho acquistato presso il negozio di Mondo Convenienza di San Giuliano Milanese una cucina componibile (vedasi proposta d’acquisto allegata) comprendente tra le altre cose un piano cottura a induzione e una cappa aspirante marca Turboair, modello “Sofia 60 cm H6 DH1021E”, per la quale ho pagato un corrispettivo di 174,00 euro.Al momento della trattativa, il venditore di Mondo Convenienza (Sig. Alessandroi) mi aveva consigliato tale specifico modello di cappa, ben più costoso di altri, perché, mi disse, il piano cottura a induzione richiede una portata d’aria più importante, che le altre cappe non garantivano. Mi dette anche istruzioni per far praticare a parete il foro di sfiato Ø 14 cm in maniera corretta per non avere problemi al momento del montaggio del tubo di collegamento.Poiché il piano cottura e la cappa sarebbero stati ubicati ad una estremità della cucina, lo stesso venditore, per una miglior gradevolezza estetica dell’insieme cucina, mi consigliò di chiudere la cappa entro un apposoto pensile. Accettai il consiglio e firmai la proposta d’acquisto qui allegata.Il 14 marzo, dopo aver fatto praticare sulla parete il foro per la cappa, inviai una richiesta a Mondo Convenienza per avere alcuni ragguagli sugli accessori per il collegamento di quest’ultimo alla cappa e non avendo ricevuto risposta ho preso appuntamento col venditore (Alessandroi). Il 19 marzo alle 10:00 mi recai in negozio come concordato. Purtroppo, non c’era ad attendermi Alessandroi, bensì la sig.ra Sarasan in sua vece, che ovviamente non era preparata a rispondere nel merito. Mi rassicurò che la cappa comprendeva tutto il necessario per il collegamento all’esterno e che Alessandroi, che conosceva come persona molto precisa, avrebbe sicuramente risposto con una e-mail a tutte le mie domande (cosa che non si è verificata). Il 22 aprile la cucina mi è stata consegnata e rapidamente montata. Aprendo il pensile della cappa, mi sono accorto subito che mancavano i collegamenti tra questa e il foro a parete per lo sfiato verso l’esterno. In più, il pensile era stato forato sul tetto e non sul fondo come avrebbe dovuto per consentire al tubo di collegamento della cappa di accedere al foro di sfiato verso l’esterno, il quale adesso risultava occultato dal pensile stesso. Ancor più grave, la cappa consegnata non era quella ordinata e già pagata, bensì una “Era GR/A/52” marca Elica, assai più economica (costo 82 euro come evidenziato nella fattura che mi è stata data al momento della consegna) di quella ordinata (e già pagata!). Questa ed altre mancanze che qui sarebbe poco utile citare, le ho immediatamente segnalate al servizio clienti di Mondo Convenienza, che dopo numerose telefonate di sollecito fissava una nuova consegna per il 22 maggio. Benché anche in quest’ultima telefonata avessi insistito che la cosa più importante era la cappa e chiesto conferma che tra gli oggetti in consegna v’era anche questa con il pensile non forato al tetto e i collegamenti necessari ricevendo tutte le rassicurazioni, il 22 mi fu consegnato e sistemato tutto fuorché questi ultimi.Dopo innumerevoli telefonate al Servizio Clienti di Mondo convenienza, cui seguivano inutili mail di presa in carico del reclamo e richiesta di fotografie, constatata l’incapacità di detto Servizio a risolvere il problema, il 31 maggio alle 19:00 circa mi sono di nuovo recato al negozio e ho chiesto di poter parlare con un responsabile. In prima battuta sono stato dirottato ancora una volta su una commessa addetta alle vendite, che mostrando molta buona volontà mi ha aiutato a comprendere il problema:1. per un errore tutto loro mi avevano venduto una cappa a libera installazione, incompatibile con l’installazione entro un pensile2. i loro pensili per cappa riportano tutti il foro a tetto e non è possibile averne uno senza, all’esecuzione del foro a parete sul fondo del pensile devo provvedere io stesso.Considerato che ormai le piastrelle dietro il pensile sono forate e si dovrebbe anche tagliare la barra che sostiene tutti gli altri pensili, mi sono orientato a confermare la soluzione della cappa a incasso, sostituendo quella fornita erroneamente con altra avente prestazioni adeguate al piano cottura a induzione.Ho quindi chiesto di sostituirmi la cappa errata con altra avente caratteristiche di portata paragonabili a quella che avevo ordinato (circa 400 mc/ora), e la completa installazione della stessa a carico di Mondo Convenienza. Poiché mi veniva detto che non c’erano nel catalogo di Mondo Convenienza cappe integrate aventi tale caratteristica, sarei stato disponibile ad accettare, come riparazione almeno parziale del danno, la completa installazione a totale carico di Mondo Convenienza della cappa attualmente fornita e la restituzione del maggior costo della cappa da me acquistata e pagata.La commessa ha allora chiamato la responsabile del negozio, che ha riconosciuto anch’essa l’errore, ma lei stessa per soddisfarmi avrebbe dovuto chiedere il consenso della Direzione. Mi ha assicurato che entro il 2 giugno avrei ricevuto un messaggio di posta elettronica con la loro proposta, che però non è mai arrivato nonostante abbia inviato due solleciti anche via PEC, il 6 e il 9 giugno, all’indirizzo (mc.iris@pec.it) indicatomi dal negozio stesso.Da allora ho telefonato innumerevoli volte al servizio clienti (06 91515 linea 3) per sollecitare quanto promesso ricevendo sempre rassicurazioni mai seguite da fatti. In seguito ai miei ulteriori solleciti sono stato indirizzato alla linea 5 e qui un operatore mi ha detto che mi avrebbe fatto parlare col manager Sig. Alessandro. Dopo alcuni secondi di attesa, mi ha informato che in quel momento il Sig. Alessandro era occupato al telefono e mi avrebbe richiamato nel giro di 10 minuti. La telefonata non è mai arrivata.A questo punto ho inviato formale reclamo a Mondo Convenienza invitando a por rimedio all’errore da loro stessi riconosciuto, risarcendomi 300 euro a parziale copertura del danno.