Buongiorno, la settimana scorsa sono andata al supermercato Conad Le Colline di Reggio Emilia, ho acquistato due articoli pagandoli alla cassa veloce, ed essendo di fretta e sovrappensiero per preoccupazioni personali, non mi ero accorta che fosse suonato un allarme nell'uscire dal passaggio della cassa automatica. Un dipendente mi ha raggiunto e ha cominciato a fare esplicite insinuazioni sul fatto che avessi rubato. E nonostante gli avessi detto che non mi ero accorta dell'allarme e nonostante la mia disponibilità, ha continuato a insistere sulla mia malafede e sul fatto che avessi sottratto merce senza pagarla. Confusa e arrabbiata per tale trattamento ho aperto lo zainetto e mostrato il suo contenuto. Mi sono sentita umiliata e offesa. Sono convinta che se il mio aspetto esteriore fosse stato caucasico non avrei ricevuto tale trattamento. Trovo disdicevole che ancora oggi una persona venga giudicata e mortificata in base al suo aspetto fisico. Essendo in un momento di fragilità, questo evento mi ha ferita molto, anche perché non me lo sarei mai aspettato in un supermercato che frequento da anni da quando era ancora al centro commerciale Reggio Sud. Mi auguro che vengano presi provvedimenti a riguardo, che i dipendenti vengano sensibilizzati sull'argomento razzismo e discriminazione, e anche su educazione e rispetto, nonché nel gestire certe situazioni nel rispetto della persona (e non come un inquisitore a caccia di streghe). Ringrazio altresì la guardia giurata che è sopraggiunta appena dopo, che invece si mostrata molto cordiale e comprensiva.