Protesto vivamente per il comportamento ostruzionistico e dilatorio posto in essere da Poste Italiane nella fase di chiusura della carta di credito e del conto corrente.In data 22/05/2017 presso l'ufficio postale di Castel Madama (5550) chiedevo di recedere dalla carta di credito collegata al mio conto compilando l'apposito modulo. In data 15/09/2017 mi accorgevo che ancora non era stata revocata. Ho scritto subito alla società emittente Deutsche Bank che mi rispondeva:La informiamo che abbiamo preso in carico la Sua richiesta per le operazioni relative alla revoca della carta. Le ricordiamo che eventuali utenze che avesse a Suo tempo attivato sulla tessera vanno modificate, spostate o chiuse con comunicazione al gestore dell'utenza stessa. Da una verifica della Sua posizione riscontriamo che sulla carta era o è presente un abbonamento con Altroconsumo che La invitiamo a contattare per le verifiche del caso e l'eventuale chiusura del servizio.Quindi la richiesta di chiusura presentata presso Poste Italiane non era mai pervenuta a Deutsche Bank che prendeva atto della stessa in data 16/09/2017. Lo stesso giorno ho provveduto a chiudere l'abbonamento.A fine novembre vengo invitato dal direttore dell'ufficio di Castel Madama (5550) a recarmi presso lo stesso per non specificati motivi, prendo appuntamento per il 09/12 ma qualche giorno dopo lo sposto, in accordo col direttore, al 16/12. Il giorno convenuto mi presento all'ufficio postale di Castel madama ma il direttore non c'era era in ferie, a quel punto decido di chiudere il conto corrente ma non era possibile farlo perchè non c'era nessun operatore abilitato a farlo, sarei dovuto tornare fissando un nuovo appuntamento.Decido di andare presso un ufficio postale vicino al mio domicilio, presso l'ufficio postale Roma 125 Frazionario 55820 e il 18/12 mi viene dato appuntamento per il 22/12 perchè senza appuntamento il conto corrente non si può chiudere.In data 22/12/2017 mi reco presso l'ufficio postale Roma 125 Frazionario 55820 per chiudere il mio conto ma mi viene detto che la carta di credito è ancora attiva e che devo presentare la copia della richiesta di recesso e delle comunicazioni con Deutsche Bank in caso contrario il conto non poteva essere chiuso. Tra le altre cose vengo costretto a firmare il modulo della privacy precompilato dall'impiegata in cui autorizzavo qualsiasi cosa pena l'impossibilità di chiusura del conto corrente. Firmo anche il foglio della privacy pur di chiudere il conto. Torno a casa trovo copia di tutto (modulo di chiusura carta, email Deutsche Bank) e consegno il pacchetto all'ufficio postale, così finalmente la richiesta è stata accettata. Lo stesso giorno ho anche chiamato Deutsche Bank che ribadisce che la carta è chiusa dal 16/09/2017.Non sono stato avvertito da Poste italiane che la carta di credito non era stata chiusa e sono stato io ad accorgermene, inoltre ho dovuto provvedere io a sollecitare la chiusura a Deutsche Bank visto che per Poste Italiane è ancora attiva in data 22/12/2017.