Il 28/06/2019 ho dato disdetta per il servizio internet ricaricabile secondo le modalità previste da contratto (PEC, di cui conservo una copia).Poiché da contratto avrei dovuto indicare dove potesse essere recuperato il modem fornito in comodato gratuito, sempre nella citata PEC ho fornito il luogo dove effettuarne il ritiro, ed in particolare indicato l'indirizzo del negoziante medesimo presso cui avevo sottoscritto il contratto, al quale preventivamente avevo consegnato il modem perché Linkem a suo piacimento potesse organizzarne il ritiro.Nella giornata di ieri, con mio sommo stupore, senza peraltro che prima d'ora avessi mai ricevuto alcuna comunicazione e/o sollecito al riguardo, ricevo la lettera dello Studio Legale Avvocato Giovanni Ligato, per conto della S.I.R. di Firenze, incaricata di recuperare il presunto credito che Linkem vanterebbe nei miei confronti per la mancata restituzione del modem: 100€, cui, come se non bastasse, assommati ulteriori oneri per sollecito mai recapitato, spese legali ed interessi per un totale di € 212,94.Trovo vergognoso l'agire di Linkem, della quale peraltro in famiglia ancora (per poco, sic stantibus rebus) siamo clienti ed indebito ed improprio quanto richiesto, avendo pedissequamente seguito l'unica prescrizione posta a mio carico dal contratto di fornire il recapito presso il quale Linkem potesse effettuare il recupero del modem, peraltro di un negoziante ben noto a Linkem.Se poi questo non è avvenuto è solo per un disservizio del gestore telefonico, giammai ascrivibile al sottoscritto.Chiedo pertanto all'Associazione di tutelare le mie ragioni e di rappresentarmi nel presente reclamo, al fine di ottenere il totale annullamento dell'addebito.