La sottoscritta Anna Barba (nanna.barba@me.com, abbonamento dal 01.01.2020 al 02.04.2021), iscritta presso la palestra Virgin Active di Nuovo Salario Roma, con la presente intende comunicare di non essere disposta a pagare la rata mensile per servizi più che dimezzati, non contemplati nel contratto originale.In particolare, specifico che il club ha inviato una mail sulla riapertura dei vostri centri nel Lazio in data 25 maggio, indicando quanto segue:- limitata frequenza del tempo presso la palestra (max 90 minuti) su prenotazione- possibilità di prenotare (quando e se sia possibile) UNA sola lezione di 45 minuti al giorno- inutilizzabilità dell’area relax (Saranno disponibili tutte le attività ad eccezione dell’area relax)tutte limitazioni e riduzioni non contemplate nell'abbonamento sottoscritto all'origine.E' appena il caso di evidenziare che tutto ciò comporta una inadempienza da parte di VIRGIN ACTIVE, visto che il mio abbonamento prevede di accedere liberamente ai club con utilizzo di orario senza vincoli, creando oltretutto un danno alla mia persona in quanto io stesso firmai quel contratto in base alle mie esigenze e possibilità ma che invece ora mi vengono ridotte e limitate (libertà di frequentazione, orario in base al mio lavoro, durata delle sedute).Per quanto sopra esposto,CHIEDE- la sospensione dell'abbonamento e del relativo addebito mensile, fino a quando le condizioni contrattuali stabilite con la sottoscrizione dell'abbonamento non verranno ripristinate e fino a quando tutte le limitazioni imposte ad oggi non saranno rimosse. Nel caso in cui VIRGIN ACTIVE non sia disposto a tale sospensione, richiedo sin da subito il recesso del contratto ai sensi dell'art. 1464 del Codice Civile: quando la prestazione di una parte è divenuta parzialmente impossibile, l'altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all'adempimento parziale del contratto. Potrei citare anche l'art 13 del Vostro Contratto, ma ritengo che l'art. 1464 Codice civile sia più che sufficiente- che mi venga restituita la rata del mese di Marzo 2020 (relativa al periodo 09.3.2020 - 31.3.2020) che vi siete accreditati, ma di cui non ho usufruito perché il club era chiuso, ai sensi dell'art. 1463 del Codice Civile: Nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione, e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell'indebito”.In attesa di cortese riscontro, porgoDistinti saluti. Anna BarbaP.s.: inviata PEC il 22/05/2020 ore 23:31