Padova, 12 marzo 2024
In data 26.02.2024, ho ricevuto due vostre mail relative ad altrettante prenotazioni per un soggiorno a Palanga (cod. prenotazione HM4DXSNF2M) dal 27.2.2024 al 01.03.2024 e a Vilnius (cod. prenotazione HMCWDMBQSY) dal 27.02.2024 al 07.03.2024.
Le prenotazioni risultavano effettuate da un falso profilo aperto da sconosciuti lo stesso giorno a mio nome.
Preciso che sono cliente da tempo di Airbnb e che nella tarda mattinata del 26.02.2024, ero appena tornata da un soggiorno a Malta, prenotato con il mio corretto account (cod. prenotazione HMXHDHSYQJ).
A fronte di queste due indebite prenotazioni, la carta di credito di mio marito, è stata addebitata, tramite Paypall, rispettivamente di $ 1.522,13 per un controvalore in euro di 1.466,79 e di $ 723,51 per un controvalore in euro di 697,21.
Il 27.02.2024 ho attivato il vostro servizio di l’assistenza. Con il primo operatore abbiamo ricostruito quanto è accaduto ed ho fornito documentazione in merito. Il giorno successivo, sono stata contattata da un altro operatore che ha voluto ricostruire nuovamente la vicenda.
Il giorno 29.02.2024, ho ricevuto il rimborso da parte vostra di:
• $ 1.522,79. L’importo mi è stato accreditato, tramite Paypall, per un controvalore in € di 1.403,25;
• $ 673.11 ($634,16 + $38.95). L’importo mi è stato accreditato, tramite Paypall, per un controvalore in € di 622,16.
Poichè le somme che mi sono state rimborsate sono inferiori a quelle addebitate, chiedo l’integrazione della differenza di euro 138,59 (allego documentazione delle transazioni).
Ribadisco che quanto è accaduto è stato effettuato da un profilo che disconosco.
Dichiaro di non aver effettuato le due prenotazioni a Palanga e Vilnius, di non aver mai ceduto a terzi le credenziali di accesso al mio profilo e che non devo subire le conseguenze di queste operazioni effettuate a mia insaputa.
Attendo un gradito riscontro.
Rita Trover