Buongiorno, ho ordinato in data 19/08/2020 una cucina completa da mondo convenienza, e tutto il resto dell’arredamento. Prima della conferma dell’ordine viene fatto uscire un geometra per la rilevazione delle misure. Alla consegna veniamo informati che alcuni pezzi sono danneggiati, altri addirittura rotti e altri ancora non presenti. Accettiamo comunque la consegna per la fretta di trasferirci. Alla fine del montaggio la cucina è utilizzabile tranne la lavastoviglie e il lavandino in quanto i tecnici usciti “non sanno montarlo”. Chiamo il mio idraulico per ovviare al problema. Apro una segnalazione col call center, ottenendo solo risposte vaghe, evasive ed inesaustive. Vengo ricontattato dopo un mese circa per la consegna dei pezzi mancanti, dovevano essere consegnati tutti e invece allo scarico mi arriva solo un laterale della cucina, anch’esso di misura errata (per fortuna era uscito un geometra), mi viene montato danneggiandomi lo zoccolino nuovo della cucina e rimango così, senza cucina completa e con zoccolino rotto, senza nemmeno un accenno di scuse. Apriamo quindi il secondo sollecito per i pezzi ancora mancati, veniamo contattati per la consegna e il giorno stesso ad un ora dalla consegna veniamo informati che i pezzi non sono disponibili in quanto danneggiati. Apriamo un terzo sollecito, questa volta facendo reclamo “formale” come suggeritoci dal call center, veniamo contattati da una certa Nicla T responsabile la quale dopo profuse e doverose scuse ci assicura una risoluzione entro la settimana successiva. Dopo un mese ricontattiamo noi, e ci viene fissata una consegna. Alla consegna i pezzi non sono presenti tutti, e non sono nemmeno quelli giusti. Apriamo un quarto sollecito e dopo un ulteriore attesa di un mese finalmente i pezzi ci sono tutti, e ci vengono consegnati il 12/01/2021. La squadra che si presenta è senza mascherina, incurante delle normative vigenti e alla richiesta di indossarla mi informano che “la ditta non ce le da”. Mi scaricano i pezzi in cucina, provano a montare qualcosa e poi sostengono di non essere capaci di montare i pezzi e che un’altra squadra sarebbe arrivata dopo un ora circa. All’arrivo della seconda squadra mi montano i cassetti e sostengono anch’essi di non essere in grado di montarmi i pezzi in quanto non presente la ferramenta necessaria. Esasperato dalla situazione chiedo se posso comprare io i pezzi dal ferramenta e mi dicono di no e se ne vanno, lasciandomi i pezzi sparsi per la cucina, dicendomi che entro due giorni sarebbe passata la prima squadra a ritirarli. Adirato chiamo il servizio clienti e dopo aver minacciato di mettere le ante e i cassetti danneggiati in strada, tornano i primi operai a riprendersi le cose lasciate. Apriamo dunque il quinto sollecito, non otteniamo nessuna risposta come sempre e alla richiesta esplicita di essere messi in contatto con la Signora Nicla T scopriamo che nessuno sa chi sia e di cosa si occupi. Abbiamo ricevuto solo le solite indicazioni vaghe e l’invito ad essere pazienti. Dopo 7 (sette) mesi credo di aver avuto anche troppa pazienza, e inizio anche a sentirmi palesemente preso in giro motivo per il quale esigo una risoluzione immediata del problema da loro causato e un congruo indennizzo/rimborso per i danni subiti, sia materiali che morali (non mi accontento del buono spesa da 50€ propostomi dalla signora numero 14740). Nello specifico i danni materiali sono lo zoccolino rotto, l’anta mai pervenuta, i due cassettoni danneggiati e le due ante grandi danneggiate, l’impossibilità di usare lavello e lavastoviglie per due mesi, i danni morali sono invece la perdita enorme di tempo, il fatto di sentirmi raggirato, e la potenziale esposizione al Covid in quanto i lavoratori venuti la quarta volta erano senza mascherina in quanto a loro dire non fornita dall’azienda.Alla fine di questo racconto tengo a precisare che l’ordine è stato saldato per intero al monento della prima consegna.