Buongiorno,
sono Silvestro Conte, socio n. 7183228-87
Ho richiesto il subentro per fornitura gas (uso domestico) tramite Edison, la quale mi ha risposto che Italgas nega l'allaccio, senza specificare la ragione.
Scrivo (PEC, 5 Settembre) a Italgas, riportando quanto sopra e chiedendo la ragione.
Specificando che :
1. Non ho mai avuto rapporto diretto di fornitura con Italgas, quindi non sussiste morosità con loro.
2. L'ultimo contratto di fornitura gas a me intestato si è chiuso al 31 Marzo 2021.
3. In quei giorni, causa fine del mercato tutelato e passaggio di competenza ad una nuova società venditrice, i clienti della precedente sono passati alla nuova. Compreso il mio già disdetto.
4. La nuova venditrice ha erroneamente iniziato a fatturarmi, in continuità, nonostante io le abbia ampiamente dimostrato che il contratto non era più in essere (verbale di rilascio dell'appartamento, conferma della chiusura da parte della venditrice precedente, nuovo contratto di affitto, nuovo contratto di fornitura).
5. La nuova venditrice non solo ha continuato imperterrita a fatturare, ma ha iniziato un'azione di recupero crediti, ultimo contatto Novembre 2021.
Pertanto, ho chiesto a Italgas (PEC, 5 Settembre) :
1. di evidenziarmi la morosità (con chi, quanto), in modo da poter eventualmente adottare rimedi
2. di notare che la richiesta di fornitura è in un'altra città, diversa da Roma (precedenti forniture)
3. che probabilmente l'eventuale debito è andato prescritto, considerando il lasso di tempo tra l'ultimo contatto da parte dell'azienda di recupero crediti (Novembre 2021) e oggi Ottobre 2025.
4. Che essendo nato nel 1948, ho diritto alla tutela della vulnerabilità.
Italgas mi ha risposto (PEC, 4 Ottobre) in modo vago e contraddittorio, senza fornirmi dettagli.
Gli ho riscritto (PEC, 5 Ottobre) ribadendo quanto già detto (dimostrabile documentalmente) e facendo presente che in mancanza di chiarezza sarei ricorso all'ARERA e a chi altro competente (non ho citato Altroconsumo).
Ora, suppongo che Italgas mi risponderà ancora al 30mo giorno dalla mia PEC, e non credo sarà più esplicita.
Per cui, senza voler attendere oltre ed eventualmente ricorrere ad ARERA (tempi....), chiedo a Voi di sostenermi.
Valutando sopratutto l'età, la possibile prescrizione del debito presunto (solo presunto), la diversa collocazione della fornitura nuova richiesta e (mi rifaccio a quanto detto da loro) il fatto che Italgas si occupa di questioni tecniche e non commerciali, per cui non capisco la loro posizione ostativa.
Ovviamente, se ritenete opportuno, posso produrre tutta la documentazione a sostegno.
Oltre a questo, vorrei segnalare che ho rifatto la richiesta di subentro a nome di altra persona, tramite Edison.
Mi hanno dato 3 volte appuntamenti : nel primo il tecnico non ha potuto procedere al ripristino perchè la pipetta finale del gas nell'appartamento non era sigillata (ma nessuno me l'aveva detto prima....), e si trattava di un tappo da 80 centesimi che avrei comperato se avessi saputo prima. La visita è stata riportata "nulla, per rinuncia del cliente" (sic!). Per cui, reimposta la pratica : 2 nuovi appuntamenti : nel primo, il tecnico mi telefona (mi telefona!) 45 minuti dopo la scadenza della fascia oraria prevista di 2 ore per comunicarmi che potrà essere sul posto tra 45 minuti....: aveva il mio numero, perchò non mi ha chiamato prima? Spostato l'appuntamento ad altra data, con finestra temporale di un'ora (per ridurre la possibilità di inconvenienti...) : dopo un'ora e mezza dal termine non ho ancora visto il tecnico. Mi spostano l'appuntamento al 10 di Ottobre, senza conferma. Chiamo Edison a 3 giorni dall'appuntamento per conferma anche dell'ora, mi dicono che l'appuntamento è spostato al 15.
Specifico che ogni appuntamento mi costa mezza giornata di tempo (35 Km tra dove ancora abito ed il nuovo posto), costi di benzina e di autostrada, assenza dalla mia attività.
Capisco che Italgas lavori in regime di esclusività, ma questo le dà il diritto di strafottersene del cliente?
Grazie,
Silvestro Conte
Socio 7183228-87
Cell. 351 381.2571