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Tenuti in ostaggio al Sun Palm beach resort in Kenya Watamu

Risolto Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

A. R.

A: ALPITOUR

04/02/2020

Buongiorno Turisanda,Sono Ambra Ragazzini e ho soggiornato con mio marito Franceso Forti e mio figlio Andrea Forti di 8 anni al Sun Palm beach resort dal 9 al 16 gennaio, numero di prenotazione 0713643. Siamo stati vittime della diatriba legale tra la proprietà e la gestione del resort e quello che viene spacciato semplicemente come una dimostrazione sindacale del personale, non rispecchia affatto quello che abbiamo dovuto subire.Sin dall’inizio, quella cortesia e quei sorrisi che ci aspettavamo, come descritto dalle recensioni, a noi , non sono mai state riservati. La stanza era sempre piena d’insetti, perché la sera il personale, non passava più a spruzzare l’insetticida. La Tv non funzionava e a quanto detto dalla referente Turisanda, non c’era neppure la speranza che si potesse far funzionare...era un problema d’impianto dell’hotel.La corrente elettrica, era più le volte che mancava che le volte che c’era e questa continua alternanza ha bruciato diversi carica batteria dei cellulari. Poi la situazione è precipitata il 14 gennaio. Un beach boys è entrato nella hall , non si sa come , ha cercato di rubare qualcosa e poi è scappato. Abbiamo cercato di chiedere cosa stava accadendo alla reception, alla referente Turisanda, all’animatore ma niente....Il giorno successivo,nel pomeriggio, tutto il personale si è radunato e ed scappato all’arrivo dei beach boys che furiosi sono entrati con prepotenza correndo per tutto il resort, i giardinieri con i maceti che anch’essi correvano per il giardino e noi sbalorditi, senza parole, non capivamo cosa stesse succedendo...ci siamo preoccupati del bambino che giocava in piscina proprio dove si stavano dirigendo i beach boys. Siamo corsi da lui e in quel momento l’esercito armato di mitragliatrice, ha puntato l’arma verso i beach boys. Noi tutti terrorizzati. Poi sono arrivati i Masai e la Security ...tutti contro i beach boys che comunque hanno desistito dall’allontanarsi per un po’ . I Bambini in lacrime, il caos totale, non capivamo il motivo di questa sommossa. Siamo corsi in camera, è saltata la corrente mentre eravamo sotto la doccia ma per fortuna avevamo delle torce con noi. Abbiamo cercato di raggiungere la Hall ma un Masai ci ha intimato di tornare in camera per la nostra sicurezza, perché la situazione era pericolosa. In camera non si riusciva a stare per il caldo ( ovviamente l’aria condizionata non andava) per cui armati di coraggio, al buio, ci siamo diretti con il bambino e con la scorta Masai verso la Hall dove abbiamo trovato la referente Turisanda Elisabeth che cercava di spiegare quello che stava accadendo, anche se pure lei , non aveva la situazione molto chiara. L’’esercito girava per l’hotel, non c’era luce( qualcuno aveva tagliato i fili della luce elettrica), acqua corrente,linea internet e dal momento che i cuochi erano fuggiti , in sala ristorante c’era una sorta di buffet con poche pietanze che ovviamente non è bastata per tutti...noi compresi. Mio marito si stava preoccupando di fornire ad Elisabeth la nostra power bank,così che lei potesse aiutarci comunicando con l’esterno. Noi non potevamo nè uscire , nè entrare per l’hotel dalle 19 alle 22...tutto era bloccato dalle forze armate...per la nostra sicurezza . Il bambino in panico, come tanti altri, urlava piangendo e Tra noi ospiti la Paura faceva da padrone. Finalmente è arrivato il console italiano( insieme alla Tv locale, ai giornalisti)...che ci ha spiegato la diatriba tra proprietari e gestori della struttura, ma poco è cambiato: eravamo comunque senza cibo, senza acqua corrente, senza poter rientrare nelle stanze, senza poter uscire per cenare...o meglio dopo le 22 potevamo farlo , ma non Si garantiva per la nostra incolumità. Ad un certo punto Elisabeth ci ha consigliato di andare a preparare le valigie ,perché non si sapeva a che ora ci avrebbero fatto lasciare l’hotel.Abbiamo dormito nella Hall...se si può chiamare dormire, tra gli agenti della security e l’esercito , sempre al buio, sempre con la torcia in mano, con la fame, desistendo dall’andare nel bagno della hall( perché non si poteva tirare l’acqua), con le zanzare che ci tormentavano, le gambe, le braccia. Il Piccolo che continuava a piangere chiedendosi perché avevamo prenotato in quell’albergo...fintanto che non è crollato ...3 ore di sonno..per lui, solo per lui , dalle 24,30 alle 3,30 , lì nella Hall. Alle 4 è arrivato il pulmino per l’aereoporto. Colava acqua dal tetto, per la condensa, sedili scomodi e ammortizzatori assenti.. terribile anche il viaggio per Mombasa. Finalmente ci imbarchiamo alle ore 9.55 per Verona con scalo a Roma, stremati per lo stress, la fame e la notte insonne, ma felici di rientrare a casa. Quello che doveva essere il viaggio dei sogni di nostro figlio, amante degli animali della savana, si è rivelato un terribile incubo...che difficilmente scorderemo noi adulti , ma con ancor più difficoltà potrà dimenticarlo il piccolo Andrea, che ovviamente ora non ne vuole più sapere di andare all’estero. Per quanto sopra descritto, chiediamo come risarcimento dei disagi materiali, dei momenti di terrore vissuti e per la violazione del diritto della nostra libertà , il valore dell’intero pacchetto pagato a Turisanda di euro 4489.Cordiali Salut


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