Minori all'estero: meglio la carta o il contante?
L’estate si preannuncia all’insegna della normalità dopo gli anni passati caratterizzati dalle limitazioni anti Covid. I viaggi riprendono e con loro anche le vacanze studio per i ragazzi. Una opportunità formativa e di crescita. Ma i genitori devono essere sicuri che i figli partano con denaro a sufficienza. Meglio farli partire con i contanti oppure con una carta prepagata?
Si avvicina il periodo delle vacanze studio. E' il momento giusto per abituare i ragazzi ai pagamenti digitali chiedendo per loro una carta prepagata, più efficiente e sicura del contante. Ecco i consigli di Altroconsumo per voi.
Viaggio-studio: carta prepagata per i figli
Meglio partire con i contanti o con la carta di credito? A venire incontro alle esigenze dei genitori che mandano i figli minori all’estero per una vacanza-studio è la carta prepagata. Per attivarla non occorre essere titolari di un conto corrente: si ottiene al momento della richiesta e può essere emessa a favore di un minore, purché autorizzato da un maggiorenne che se ne assume la responsabilità. Una volta comprate, queste tessere si caricano, anche più volte, con una somma di denaro e si usano fino all’esaurirsi dell’importo o della validità (minimo tre anni, massimo 10).
Si tratta dunque di carte di “debito”, che addebitano le spese nel momento in cui sono effettuate. I ragazzi all’estero possono usarle nei negozi abilitati del circuito di riferimento (in genere Mastercard, Maestro, Vpay e Visa Electron) e per prelevare contante dagli sportelli Atm. Attenzione, però: occorre scegliere la carta giusta per non pagare costi e commissioni troppo elevate. E non tutte le carte prepagate possono essere emesse a favore di un minore; scegli la migliore con il nostro servizio di comparazione online.
