Come pulire la stufa a pellet
La pulizia quotidiana della stufa a pellet e quella straordinaria di fine stagione sono fondamentali per garantire ai nostri impianti lunga vita e massima efficienza in termini di performance. Conoscere quando e come procedere è cruciale per mantenere la stufa in buono stato.
Con l’arrivo dell’autunno e con l’inverno pronto ad avvicendarsi, è il momento di dare nuova vita alla stufa a pellet. Trascorsi i mesi di inattività estivi, per garantire che l’impianto funzioni correttamente e non ci lasci improvvisamente al freddo, è fondamentale procedere con un’adeguata manutenzione. Solamente con una corretta e costante manutenzione della propria stufa, infatti, si assicurerà longevità alla stufa senza il rischio di incorrere in malfunzionamenti o contrattempi. Ma da dove cominciare? Facendo subito una distinzione tra pulizia ordinaria e pulizia straordinaria.
Torna all'inizioPulizia ordinaria: meglio se quotidiana
Più la stufa a pellet viene utilizzata, più frequentemente dovrebbe essere pulita: utilizzandola tutti i giorni, idealmente, andrebbe pulita quotidianamente. Si tratta di un'operazione semplice che non richiede particolari competenze tecniche. Nel caso la pulizia quotidiana non fosse possibile, puliscila almeno una volta alla settimana, prestando attenzione tutti i giorni ai residui di cenere che si accumulano. Se il vetro della camera di combustione si annerisce velocemente e troppo spesso, sarà il caso di intervenire con maggior frequenza: meglio tenere monitorati anomalie e malfunzionamenti all’inizio della stagione e, nel caso, intervenire subito in modo da non rischiare di rimanere al freddo durante l’inverno.
La manutenzione ordinaria della stufa a pellet prevede la pulizia del braciere (o camera di combustione), la pulizia interna ed esterna del vetro e quella del cassetto portacenere.
Quali strumenti utilizzare
Per la pulizia ordinaria della stufa a pellet, avrai bisogno di questi strumenti:
- Bidone aspiracenere: serve ad aspirare la cenere che si è formata con la combustione.
- Strofinacci: servono a pulire il vetro e rimuovere possibili incrostazioni sui fori e la grata della camera di combustione. Questi devono essere asciutti e utilizzati insieme a detergenti specifici per la pulizia delle stufe a pellet.
- Scovolino: utile per raggiungere gli angoli più nascosti e più difficili da pulire, ma deve essere flessibile, in modo da non graffiare le tubature.
- Pennello da imbianchino a manico lungo: potrebbe essere molto d’aiuto per pulire il cassetto raccoglicenere, in quanto le sue setole potrebbero arrivare negli spazi più angusti.
La cosa migliore da fare sarebbe quella di acquistare un aspiracenere specifico per stufe a pellet. L’utilizzo dell’aspirapolvere, magari con un beccuccio che possa aiutare a rimuovere ogni residuo di cenere, è sconsigliato perché poco efficiente e altamente rischioso perché la cenere potrebbe danneggiare il motore elettrico dell’aspirapolvere.
Come procedere
Per pulire la stufa a pellet correttamente e garantirne la massima efficienza è bene eseguire, in sequenza i seguenti passaggi:
- Spegni la stufa ed aspetta che si raffreddi.
- Dopo aver aperto gli sportelli, accedi alla camera di combustione.
- Nelle stufe che ne sono provviste, smonta il deflettore fumi superiore.
- Rimuovi il braciere e assicurati che sotto la cenere non vi siano dei residui che ardono.
- Pulisci, con l’aiuto di un’aspiracenere, tutte le parti esposte della stufa.
- Rimuovi il cassetto, raccogli la cenere ed aspira il cassetto con l’aiuto di un pennello da imbianchino a manico lungo.
- Dopo aver rimesso tutte le parti al loro posto, pulisci la parte esterna della stufa con un panno asciutto, raccogliendo la polvere che si è depositata.
Pulizia straordinaria
La pulizia straordinaria della stufa a pellet prevede un tipo di manutenzione molto più complessa di quella ordinaria e generalmente va effettuata una volta l’anno. A influire sulla quantità di residui e di sporco che andremo a trovare sarà certamente la qualità del pellet scelto: solo quello certificato e di buona qualità può garantire elevati rendimenti, bassi consumi e scarsi residui.
Le operazioni da eseguire quando si procede con la pulizia straordinaria della stufa a pellet sono principalmente tre: pulizia dello scambiatore termico, pulizia del condotto della cenere, pulizia della canna fumaria e dei condotti di scarico dei gas.
La pulizia straordinaria può essere fatta in autonomia, ma alcuni passaggi possono risultare di difficile esecuzione: il consiglio è quello di rivolgersi a personale tecnico specializzato. Se, invece, hai deciso di procedere in autonomia, di seguito trovi i passaggi da seguire.
Come pulire lo scambiatore termico
Dopo aver spento la stufa e averla staccata dalla corrente elettrica, assicurati che il braciere in ghisa sia freddo ed estrailo con cautela per accedere allo scambiatore: servendoti di un’aspiracenere e di un panno asciutto, rimuovi impurità, cenere e fuliggine.
Sarebbe ideale pulire lo scambiatore termico una volta al mese o, almeno due volte nell’arco dei tre mesi invernali, per poter garantire il rendimento ottimale dell’impianto.
Come pulire il condotto della cenere
L’operazione va eseguita una volta l’anno, accedendo al condotto della cenere. In alcuni casi questa operazione è molto semplice: è sufficiente aspirare i residui rimuovendo tutto ciò che potrebbe ostruire il passaggio della cenere. In altri casi invece, l’accesso al condotto richiede di estrarre completamente il serbatoio: operazione piuttosto delicata, che potrebbe richiedere l’intervento di un tecnico.
In presenza di fuliggine nei condotti, è bene liberarli da qualsiasi ostruzione, in modo da non ostacolare il passaggio dei fumi.
Come pulire la canna fumaria
La pulizia della canna fumaria può essere eseguita solamente da un esperto perché prevede una serie di abilità e conoscenze delle norme di sicurezza che non rendono possibile eseguirla in autonomia, sia nel caso della pulizia del camino dal tetto, sia in quello in cui la pulizia venga effettuata dall’interno.
Esiste una normativa, la UNI 10683, che prevede la pulizia annuale della canna fumaria: è quindi molto importante rivolgersi a tecnici specializzati dotati di qualifica, che sappiano rispettare le indicazioni previste dalla normativa.
Torna all'inizioDomande frequenti
Come pulire il vetro della stufa a pellet
Il vetro tende ad annerirsi facilmente con l’uso, soprattutto se la combustione non è ottimale, ma mantenerlo pulito è semplice e fa parte della normale manutenzione. A stufa completamente fredda, rimuovi la patina scura con uno strofinaccio asciutto e con un detergente specifico per la pulizia delle stufe a pellet.
Dove si butta la cenere del pellet
La cenere della stufa a pellet va smaltita nell’indifferenziato, purché sia completamente fredda e priva di braci: è fondamentale lasciarla riposare in un contenitore metallico per almeno 24 ore per evitare rischi di incendio. Una volta raffreddata, può essere conferita nel sacco o bidone del secco residuo, seguendo le indicazioni del tuo comune. Evita di disperdere la cenere nell’ambiente o di usarla come concime se non hai certezza della composizione del pellet, perché potrebbe contenere additivi nocivi o metalli indesiderati.
Per ridurre la produzione di cenere, preferisci pellet certificato di buona qualità: costa leggermente di più, ma garantisce maggiore potere calorifico, minor consumo e minori residui.
Come identificare problemi nella stufa a pellet
Riconoscere tempestivamente eventuali problemi è fondamentale per la sicurezza e l’efficienza della stufa. Segnali comuni da monitorare includono vetro annerito, odori sgradevoli, fuoriuscite di fumo o rumori insoliti durante il funzionamento. Anche accumuli eccessivi di fuliggine o la presenza di pellet non completamente bruciato possono indicare anomalie nella combustione. Un altro aspetto critico è il tiraggio della canna fumaria: se è ostruita o parzialmente bloccata, può causare il ritorno dei fumi in casa, con rischi per la salute. Intervenire prontamente al manifestarsi di questi segnali, unitamente a pulizie regolari e controlli periodici da parte di un tecnico qualificato, aiuta a mantenere l’impianto sicuro ed efficiente nel tempo.
