Sono a contestare l’errato addebito di spese straordinarie riguardanti il rifacimento della recinzione.
Mi riferisco alla comunicazione del 10/10/2025 che espone una voce di preventivo per lavori straordinari pari a € 4.950, peraltro comunicati come già eseguiti, con immagini allegate ma, soprattutto, non votati in sede assembleare, tantomeno preannunciati.
Nello specifico trattasi di "ripristino discrezionale" del muro di recinzione (corrispondente al perimetro di una sola parte della scala A) eseguito a sorpresa, arbitrariamente, peraltro in modo indecoroso, parziale, con evidenti rattoppi, intervento meramente voluttuario.
Giusto ricordare che, esclusivamente, per i lavori emergenziali (da comunicare ai condomini e documentare/giustificare) è legale la gestione senza l’approvazione dell’assemblea.
La spesa non è inclusa nel bilancio preventivo presentato all'indizione della assemblea annuale, che addirittura non è approvato in quanto l'assemblea non si è tenuta per assenza del numero legale. Di fatto, in condizioni simili, tassativamente, si procede con la gestione ordinaria.
Ciò premesso, si chiede di accedere/visionare i documenti corrispondenti ai lavori in questione:
preventivo della impresa esecutrice e gli altri raccolti per la selezione
fattura quietanzata
comunicazioni attestanti l'origine dell’attività commissionata, all’insaputa del condominio (a meno che non sia una richiesta di un singolo e quindi, chiaramente, non ripartibile ai più!)
delibera assembleare che includa “argomento recinzione”.
Alla luce di quanto sopra, si contesta l’addebito con pretesa di storno immediato ed aggiornamento della posizione contabile personale.
Non ultimo, accertato il susseguirsi di casi analoghi, Vi esorto ad astenervi in futuro dall’imputare alla sottoscritta addebiti irregolari e quindi impugnabili, oltre che rimborsabili ai sensi di legge.
Vi invito ad intraprendere una gestione trasparente e rispettosa a tutela dei diritti dei singoli condomini.
Saluti,
Ermelinda Concu