Buongiorno, ho sottoscritto una cessione del quinto con la vostra banca. Prima di dimettermi dal mio impiego ho chiesto telefonicamente informazioni e sono stato rassicurato dal medesimo agente che mi aveva venduto il prodotto, della possibilità di dimettermi comunicando semplicemente via mail la data di dimissioni.In seguito alla dimissione e alla comunicazione telefonica ho inviato una prima mail chiedendo informazioni su come proseguire il pagamento del mio debito, in data 17/12/2022 alla quale mi è stato chiesto il certificato Unilav. Ho richiesto dettagli su cosa fosse il certificato Unilav e, Nessuna risposta.In data 14/3/2023 ho inviato un'altra mail con il seguente testo:Buongiorno, sono in attesa di vostre comunicazioni in merito al proseguimento del pagamento delle rate dovute.Mi chiami pure al xxxx. Nessuna risposta.In data 7 6 23, nonostante le mie reiterate richieste di poter continuare a saldare il debito, ho ricevuto una lettera di segnalazione al CRIF.Ad oggi, dopo avere nuovamente inviato via PEC una chiara manifestazione di volontà di prosecuzione del rimborso. Mi hanno chiesto, con urgenza, di inviare le ultime buste paga del nuovo datore di lavoro (che ho inviato via PEC) e poi, Nessuna risposta.Ad oggi, ritengo necessario:- conoscere lo stato della forse solo minacciata segnalazione al CRIF- conoscere la titolarità del mio credito. (se sono stato segnalato al CRIF, immagino sia scattata la protezione assicurativa e quindi vorrei conoscere il soggetto creditore per poterlo contattare e risolvere la questione)- ottenere un rimborso per il danno a causa della mancata comunicazione da parte dell'istituto di credito, la mancanza di rispetto nei confronti di un consumatore su un argomento così delicato come è il credito e il paventato o reale danno di una segnalazione al CRIF nonstante io abbia più volte manifestato la chiara volontà di proseguire nel piano di ammortamento concordato.Rimango in attesa di vostre comunicazioni
