Buon giorno, 4 anni fa ho comprato una auto a KM0 presso una concessionaria di Udine. Una OPEL zafira a Metano. Oggi mi ritrovo che, causa una strana regolamentazione, nessun meccanico in zona udine e limitrofi hanno l'autorizzazione a fare la revisione alle bombole di metano in fibra di carbonio. Dopo essermi messo in movimento entro la scadenza ho scoperto che, nel friuli venezia giulia non ci sono meccanici che abbiano la possibilità di fare la revisione a tali bombole. Mi sono rivolto direttamente alla motorizzazione di Udine che ad un contatto telefonico, cui ho espressamente dichiarato che le bombole erano in fibra di carbonio, mi hanno detto di prenotare la revisione presso la sede di udine. Ho pure prenotato dicendo che erano bombole in fibra di carbonio ed il giorno 17/02/2020 (data entro il limite della scandenza della revisione), giorno della revisione, mi hanno detto che questo tipo di bombole non vengono trattate da loro e di rivolgermi alla casa costruttrice (opel), in quanto i tecnici non hanno direttive su come procedere. Mi sono informato presso il mio meccanico di fiducia e ho scoperto che nella vicina regione, veneto, tali revisioni vengono svolte regolarmente... ma come è possibile? A questo punto ho chiesto l'aiuto del meccanico di fiducia che ha contattato uno della provincia di treviso, che però mi ha detto che lo avrebbe fatto volentieri, ma non sapeva dirmi quando sarebbe riuscito a progammare l'intervento, dicendomi che ha più richieste rispetto alla disponibilità concessa dalla motorizzazione. Ad oggi il meccanico di fiducia mi dice che non posso circolare con il mio mezzo con le bombole di metano cariche, rendendo il mio movimento con il mio veicolo più costoso e più inquinante. So che la discussione su questa tipologia di bombole va avanti da parecchi anni, avrei optato per un'altro modello di auto (avessi saputo). In fin dei conti sto aspettando di poter essere chiamato da un meccanico che si trova a più di 100 km da casa mia, ma senza nessuna prenotazione. Mi sembra veramente ridicolo che un cittadino non abbia un servizio di questo genere, costringendolo a spendere denaro e a fare chilometri per informarsi e poter rispettare il regolamento stradale.