Questa mattina mi sono recata al punto vendita di Vittuone (MI), e la cassiera, con arroganza, alla richiesta da parte mia di usare i ticket (i buoni pasto elettronici), mi ha detto che oltre a doverlo dire prima, ma che avrebbe dovuto fare il conto della sola spesa alimentare ( ossia il solo bene che si può pagare con i buoni pasto). Con calcolatrice alla mano ( nel 2023 mi aspettoche anche se il consumatore non avvisa per tempo il cassiere, mi aspetto, sempre nel 2023, che i computer possano fare il resto) ha fatto i calcoli della sola parte aliter possano fare il resto) ha fatto i calcoli della sola quota alimentare. Ovviamente sbagliando. Dove sta il problema? Il problema risiede nel fatto che:1.ha sbagliato il calcolo (facendolo con calcolatrice e con la gente in fila)2.non dando la possibilità al cliente di usare più buoni pasto ( tra l'altro in scadenza con la fretta di usarli) in quanto avendo fatto un calcolo sbagliato io avrei potuto pagare con più buoni pasto e quindi con meno contante3.se si da la possibilità al cliente di pagare con ticket gliela si deve dare fino in fondo e quindi tolti gli articoli non alimentari(come giusto che sia), se il totale della spesa è 33.58€ di cui alimentare è 19.90€ io perchè ho dovuto pagare in ticket solo 11,08€? Se è un mio diritto pagare con i ticket, allora bisogna che lo sia fino in fondo.