Spett. Evolvere S.p.A.,
Sono titolare del contratto per Intervento in campo per verificare funzionalità e produttività impianto fotovoltaico con potenza inferiore ai 10 kWp.
In data 15/11/2023 veniva con Voi stipulato e sottoscritto il contratto codice 00000597IS relativo all’ordine n° 31430 per “Intervento in campo per verificare funzionalità e produttività impianto fotovoltaico con potenza inferiore ai 10 kWp”. Il contratto riporta il tipo di intervento come BIANCO cioè classificato come lavoro non urgente e all’art. 4 è dichiarato che NON si tratta di lavori urgenti di riparazione o manutenzione. All’art. 13 (sottoscritto con firma autografa!) è indicata la possibilità di recesso entro il termine di 14 giorni lavorativi.
In data 17/11/2023 ho inviato tramite posta Pec la disdetta dell’intervento in quanto, a seguito di risoluzione spontanea del problema, non si riteneva più necessario, includendo la richiesta di recesso (articolo 52 e segg. del D. Lsg. 206 del 2005) e il rimborso (€ 226,00) di quanto a Voi corrisposto per l’intervento non effettuato.
A tutt’oggi, dopo diverse sollecitazioni, la mia richiesta di recesso non è stata da Voi accettata con la scusa che in fase di caricamento del contratto su Vostro portale è stata flaggata la rinuncia al diritto di recesso. A testimonianza della flaggatura (che a prescindere non costituisce firma digitale e non sostituisce la firma posta di mio pugno all’art. 13 del contratto) mi avete inviato uno screen totalmente anonimo che non riporta nessun elemento comprovante la mia azione.
Non è stato da Voi provato che per caricare il contratto non sia necessario il flag sulla dichiarazione (l’obbligatorietà sarebbe una truffa). Inoltre non è dimostrata la piena legalità della frase relativa al flag che indica, nella stessa stringa di testo, sia la dichiarazione che sono stati letti Termini e Condizioni del contratto (come di regola accade nella stipula di un contratto) e la rinuncia al diritto di recesso. La dichiarazione da Voi proposta risulta essere VESSATORIA nei confronti del cliente e viola i diritti dello stesso negandogli la libertà di decisione e di esercitare il diritto di recesso per legge IRRINUNCIABILE come specificato dal Ministero delle imprese: “Il consumatore ha il diritto inderogabile e irrinunciabile di recedere dal contratto entro 14 giorni dal giorno della consegna dei beni (e, nel caso di un unico acquisto di beni multipli, dal giorno della consegna dell’ultimo bene) senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo, se non il costo diretto della restituzione dei beni.
Tutto ciò premesso e considerato, con la presente VI INTIMO E DIFFIDO AD ADEMPIERE, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1454 del Codice Civile entro e non oltre il termine di 15 giorni dal ricevimento della presente. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.