Spett. Enel Energia,
Sono erede della Sig.ra Laperchia Anna, intestataria del contratto di fornitura di gas naturale per l’appartamento sito in via L. Ariosto n. 10 in Matera, codice fiscale LPRNNA40T42F052E, n. cliente 598955370, codice PDR 00882602204352, deceduta in data 08/08/2023 (certificato di morte allegato 1).
In data 29 febbraio 2024 richiedevo cessazione del contratto per fornitura di gas naturale mortis causa (allegato 2). In riferimento a tale mia richiesta non ricevevo alcun riscontro.
In data 19/06/2024 veniva emessa da Enel Energia fattura n. 5050840546 per fornitura gas naturale periodo apr. 2024 - mag. 2024 per un importo di € 123,13 (allegato 3).
In data 07/08/2024 trasmettevo nuova richiesta di cessazione della fornitura di gas naturale ad Enel Energia, anche in questo caso senza ricevere alcun riscontro.
In data 10/08/2024 veniva emessa nuova fattura n. 5064439257 per fornitura gas naturale periodo giu. 2024 - lug. 2024 per un importo di € 33,57 (allegato 4).
In data 06/09/2024 trasmettevo ancora una volta richiesta di cessazione della fornitura di gas naturale, che finalmente andava a buon fine. Il 13/09/ 2024 l'utenza veniva definitivamente cessata.
In data 26/09/2024 veniva emessa fattura di chiusura contratto n. 5075886622 per € -7,13 (allegato 5).
Durante questo periodo di mancati riscontri alle mie richieste, e nelle settimane successive all'avvenuta cessazione, Enel Energia inviava diversi solleciti di pagamento per le fatture emesse successivamente alle mie richieste di cessazione. L’ultimo sollecito di pagamento giungeva il 02/10/2024, con cui era richiesta la somma complessiva di € 149,57.
In data 27/11/2024 veniva emessa un'ulteriore fattura, la n. 5093075311, denominata "straordinaria", per un importo di € 36,60 (allegato 6).
Alla luce di quanto ricevuto e della scarsa chiarezza della Vs. condotta, perpetrando nell’emissione di fatture a carico della Sig.ra Laperchia Anna, nonostante le richieste di cessazione della fornitura inviate a febbraio e agosto, prive di riscontro, in data 23/12/2024 inviavo formale reclamo 1/2 PEC (allegato 7) in cui diffidavo Enel Energia dall'invio di ulteriori solleciti di pagamento poiché gli importi richiesti non erano dovuti, avendo richiesto di cessare l'utenza in data 29/02/2024.
In data 03/01/2025 ricevevo risposta 1/2 PEC da Enel Energia (allegato 7) in cui si asseriva che "La precedente richiesta del 29 febbraio 2024 non è andata a buon fine in quanto non è pervenuta la documentazione necessaria per dar seguito alla prestazione."
In data 18/01/2025 inviavo 1/2 PEC nuova comunicazione (allegato 8) in cui contestavo quanto riportato nella risposta di Enel Energia poiché la mia richiesta di cessazione era stata inviata nelle modalità previste, pertanto chiedevo nuovamente storno delle fatture n. 5050840546 del 19\06\2024 e n. 5064439257 del 10\08\2024 in quanto riferite a importi non dovuti per fornitura non richiesta.
La nuova risposta di Enel Energia giungeva in data 21/01/2025 (allegato 8). In questa comunicazione si sosteneva che "la richiesta di chiusura contratto del 29 Febbraio 2024 è stata correttamente annullata in quanto priva di riscontro entro i termini previsti dalla normativa vigente".
Rispondevo nuovamente 1/2 PEC in data 27/01/2025 (allegato 9) in cui, vista la discordanza tra le motivazioni addotte alla mancata gestione della richiesta di cessazione del 29/02/2024, riportate nelle precedenti due comunicazioni di Enel Energia, chiedevo prova documentale che attestasse “1) quale fosse esattamente la documentazione mancante; 2) quali riscontri siano stati richiesti allo scrivente, attraverso quale canale ed in quale forma.” Ad oggi non ho mai ricevuto le prove documentali richieste.
Venivo quindi contattato telefonicamente da una Vs. operatrice per la gestione del reclamo, la quale mi riferiva che prima ancora di poter gestire la pratica e di poter anche solo semplicemente parlare con me, necessitava dell’invio di una copia del certificato di morte della Sig.ra Laperchia Anna, o in alternativa di altro documento da loro inviato, da compilare. Tale richiesta veniva formalizzata con l’invio allo scrivente di un’e-mail di Enel Energia del 28/01/2025. Procedevo quindi con l’invio 1/2 e-mail di copia del certificato di morte della Sig.ra Laperchia Anna al fine di poter avere notizie sul mio reclamo. Venivo ricontattato telefonicamente dall’operatrice di Enel Energia che mi comunicava che “a seguito della richiesta pervenuta il 29 febbraio 2024, abbiamo inviato il modulo per la cessazione con mail del 1 marzo 2024 inviata a giuseppe.flace@libero.it. Non pervenendo la documentazione richiesta, modulo e documento fronte/retro del richiedente, la cessazione non è mai avvenuta”. Contestavo questa versione in quanto, in primo luogo, il modulo corredato di copia documento fronte/retro era stato inviato (come da allegato 2). In secondo luogo non era mai pervenuta allo scrivente alcuna email di richiesta di documentazione all’indirizzo email giuseppe.flace@libero.it. L’operatrice inoltre mi informava anche che “La successiva richiesta pervenuta nei nostri sistemi risale al 7 agosto 2024 e dalle verifiche risulta che il 9 agosto 2024 abbiamo inviato il modulo ad un indirizzo mail errato” pertanto, in virtù dell’errore riscontrato, Enel Energia era disponibile a retrodatare la mia richiesta di cessazione al 9 agosto 2024. Tale comunicazione telefonica veniva formalizzata con PEC di Enel Energia del 05/02/2025 (allegato 10). Nella medesima comunicazione venivo informato che Enel Energia, accogliendo parzialmente il mio reclamo, procedeva come segue: storno delle fatture n. 5075886622 del 26 settembre 2024 di -7,13 euro e n. 5093075311 del 27 novembre 2024 di 36,60 euro; emissione della fattura n. 5209062591 del 31 gennaio 2025 di -105,49 euro relativa alle competenze dal 31 luglio 2024 al 9 agosto 2024; emissione della fattura n. 5209081356 del 4 febbraio 2025 di 58,56 euro relativa agli oneri di cessazione; compensazione della nota credito n. 5209062591 come da lettera di compensazione del 5 febbraio 2025, protocollo n. 641205843001. Quindi a conclusione delle operazioni eseguite, restava un saldo a debito complessivo pari a 109,77 euro, corrispondente all’importo riportato sulla suddetta lettera di compensazione sommato alla fattura n. 5209081356. Tutti i documenti appena citati fanno parte dell’allegato 10.
Tutto ciò premesso, contesto integralmente la Vs. condotta in quanto:
1. La documentazione da me inviata, come risulta dagli allegati a questa mia, era correttamente inviata e corredata degli allegati richiesti.
2. La Vs. mail, che sostenete aver inviato all’indirizzo dello scrivente con richiesta di documentazione, della quale ho richiesto prova documentale mai pervenuta, non è stata mai ricevuta.
3. Avendo Voi stessi riconosciuto che la seconda mail, da voi inviata in data 09/08/2024, è stata inviata ad un indirizzo email errato, ho buoni motivi per ritenere che anche quella inviata in data 01/03/2024 sia stata inviata ad un indirizzo email errato.
4. La scarsa chiarezza della Vs. condotta, con l’invio di diverse fatture e note di credito che rendono difficoltoso per un comune cittadino la comprensione del Vs. operato.
5. La Vs. scarsa trasparenza e la superficialità nella gestione dei reclami è tale che solo dopo la mia terza lettera di reclamo, e dopo due diverse Vs. risposte, avete riconosciuto che l’email da voi inviata in data 09/08/2024 era stata inviata ad un indirizzo errato.
Alla luce di tutto questo chiedo:
1. Lo storno immediato di tutte le fatture emesse a carico della Sig.ra Laperchia Anna in virtù della mia prima richiesta di cessazione della fornitura di gas naturale a Voi inviata.
2. L’emissione di una nota credito per l’importo del deposito cauzionale contrattuale di € 90,00.
3. La dichiarazione da parte di Enel Energia di non aver più nulla a pretendere dagli eredi della Sig.ra Laperchia Anna in relazione a