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Vino: le tipologie di bottiglia più comuni

Quanti tipi di bottiglie di vino ci sono? La forma cambia solo per una questione di bellezza e design oppure ogni tipologia di bottiglia è funzionale al vino che c’è dentro? Tutte le parti che compongono una bottiglia di vetro hanno una specifica funzione. Ecco una gallery con le immagini delle bottiglie di vino più utilizzate nel mondo.

17 novembre 2021
bottiglie vino

La bottiglia di vetro è il contenitore ideale per la conservazione e l’affinamento (cioè la maturazione) del vino. In genere, si tratta di contenitori alti e slanciati che vengono modellati in modo funzionale allo stoccaggio, al servizio e alla mescita (consumazione al bicchiere) del vino.

Ogni bottiglia è composta da più parti:

  • La base. Ha spesso una forma concava per effetto della quale, quando la bottiglia è in posizione verticale, i sedimenti del vino si depositano in fondo, lungo l’anello creato dalla rientranza.
  • Il corpo. È la parte più estesa della bottiglia: dalla base fino alle spalle.
  • Le spalle. Rappresentano una barriera per gli eventuali sedimenti prodotti dall’invecchiamento del vino. Durante il travaso in un bicchiere, infatti, i depositi vengono trattenuti in questa parte della bottiglia. Per questa ragione, i vini che tendono a produrre sedimenti più o meno abbondanti, vengono messi in bottiglie che hanno spalle accentuate. I vini bianchi, che in genere non producono sedimenti, e quelli rossi che producono una quantità ridotta di sedimenti, vengono conservati in bottiglie con spalle slanciate o addirittura senza spalle.
  • Il collo. È la parte più stretta della bottiglia sulla quale si trova l'apertura che consente la mescita del vino.

La forma delle bottiglie si è evoluta insieme alle tradizioni e alle usanze dei popoli che le fabbricavano. Molte delle bottiglie diffuse in tutto il mondo portano ancora il nome della zona di provenienza.

Nella gallery, ti mostriamo le principali tipologie di bottiglie utilizzate per i vini.