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Prezzo benzina: il petrolio crolla del 70% da inizio anno, ma alla pompa solo lievi cali

Si torna lentamente a circolare, ma la benzina continua ad avere prezzi troppo alti rispetto al crollo del petrolio del 70%. Da gennaio, infatti, il prezzo alla pompa non è mai sceso oltre il 16%, facendoci posizionare in coda nella classifica europea dei paesi dove fare il pieno costa di più. 

18 maggio 2020
benzina

Come già segnalato a parire da gennaio, anche a maggio l'andamento del prezzo della benzina in Italia continua a presentare anomalie. In vista della parziale riapertura delle attività e del progressivo allentamento delle misure restrittive, siamo andati a verificare nuovamente l’andamento del prezzo dei carburanti. Ci siamo concentrati sui prezzi dell'Osservatorio prezzi carburanti del ministero per lo Sviluppo economico e abbiamo preso in considerazione tre date di riferimento per effettuare un confronto degli ultimi cinque mesi:

  • il 16 gennaio 2020, perché la settimana precedente (il 7 gennaio) il prezzo del petrolio era uscito da una crisi gravissima dovuta agli attacchi sugli impianti di estrazione in Medio Oriente che avevano contribuito a far lievitare il prezzo del greggio;
  • il 1° aprile 2020, ovvero un mese dopo la chiusura generale avviata a causa dell'emergenza Covid-19, e dopo il primo crollo del prezzo del petrolio che ne è seguito;
  • il 13 maggio 2020, la data di aggiornamento a ridosso delle riaperture delle attività e della parziale ripresa degli spostamenti.

Il prezzo del greggio giù del 70% da gennaio

Il petrolio ha registrato dal 16 gennaio 2020 riduzioni record, portando la quotazione di un barile dai quasi 61,5 euro del 16 gennaio ai 19 euro del 13 maggio 2020. Il crollo del greggio, esattamente come da inizio anno, non è però coinciso con una riduzione significativa del prezzo dei carburanti per i consumatori finali.

Com'è cambiato il prezzo del petrolio da gennaio a oggi
Prezzo del petrolio 16 gennaio 2020 1° aprile 2020 13 maggio 2020 Differenza percentuale da gennaio a maggio
In dollari 68,5 27,45 20,54 -70%
In euro 61,4 25,4 19 -69%

Le riduzioni alla pompa continuano a essere minime

Dalle nostre rilevazioni è evidente che, nonostante un prezzo internazionale del petrolio continui a scendere, in realtà le riduzioni del prezzo al consumo dei carburanti risulta piuttosto risicata. Dall’inizio dell’anno si sono registrati importanti cali del prezzo del petrolio nell’ordine del 70% che hanno comportato però riduzioni alla pompa minime, mai superiori al 16%. Self service o servito risultano piuttosto allineati: le diverse modalità di rifornimento non evidenziano mai differenze di prezzo superiori al 3%. Perché allora i prezzi alla pompa continuano a non scendere? La motivazione è da ricercare solo parzialmente nella componente fiscale, che costituisce comunque una componente importante nel calcolo del prezzo finale. Ma anche il prezzo industriale della benzina, ovvero quello calcolato al netto delle tasse, sta calando molto meno rispetto al petrolio

Benzina, gasolio, Gpl e metano: il confronto dei prezzi da inizio anno
 Tipo di carburante  Prezzo in euro   Differenza percentuale da gennaio a maggio
16 gennaio 2020 1° aprile 2020 13 maggio 2020
Benzina servito 1,73 1,61 1,52 -12%
Benzina self service 1,60 1,46 1,37 -14%
Gasolio servito 1,62 1,50 1,41 -13%
Gasolio self service 1,49 1,35 1,26 -16%
GPL servito 0,63 0,61 0,59 -7%
GPL self service 0,62 0,59 0,57 -8%
Metano servito 0,99 0,98 0,98 -1%
Metano self service 1,08 1,06 1,05 -3%
Posizione tra i 27 Paesi Ue 25 25 24 n.d. 
Differenza rispetto alla media Ue 10,7% 18,6% 17,9% 7,2%

L'Italia fanalino di coda in Europa

Anche il confronto con gli altri Paesi europei non fa emergere uno scenario confortante rispetto a quanto rilevato dall’inizio dell’anno. Nella classifica del prezzo della benzina alla pompa, infatti, tra i 27 paesi dell’Unione europea l’Italia continua a oscillare tra la 24esima e la 25esima posizione. Questo fa sì che paghiamo la benzina quasi il 20% in più rispetto alla media degli altri paesi dell’Unione europea: merito di un prezzo industriale e di un’imposizione fiscale sui caruburanti tra i più alti in Europa. Il dato è ancora più sconfortante se si pensa che siamo tra i maggiori produttori ed esportatori di carburante in Europa e nel Mondo.