Allarme per la casa, quale scegliere e come proteggersi dai ladri
Le festività natalizie e le ferie estive sono tra i periodi in cui i furti in appartamento aumentano maggiormente, perché l’assenza prolungata da casa rende più semplice individuare obiettivi potenzialmente incustoditi. Tecniche molto semplici permettono ai malintenzionati di capire se un’abitazione è attualmente disabitata, ma ci sono modi per difendersi. Li vediamo in questo articolo.
Contrariamente all’immaginario comune, i ladri raramente hanno un obiettivo preciso. Molto più spesso selezionano l’appartamento o la villetta che presenta le minori complicazioni. Un ingresso con serratura più datata, un portone meno robusto, l’assenza di protezioni alle finestre o di un allarme casa visibile possono bastare per rendere un’abitazione più appetibile per i topi d’appartamento.
Chi entra in una casa cerca oggetti piccoli, facilmente trasportabili e rivendibili: in questo contesto, anche un buon sistema di allarme per la casa non impedisce in assoluto il tentativo di intrusione, ma può aumentare la difficoltà e il rischio percepiti dal ladro, spingendolo a rinunciare, oppure a dirigersi verso l’abitazione di un vicino che può sembrare più semplice da violare.
Torna all'inizioPerché installare un sistema di allarme
Installare un sistema di allarme in casa può infastidire il ladro, costringerlo ad agire in tempi più rapidi e aumentare la possibilità di essere notato. Questo fa sì che la sola presenza di un allarme, specie se ben visibile, sia spesso sufficiente a far preferire un altro obiettivo. Tuttavia, è utile avere aspettative realistiche: nessun dispositivo garantisce l’impenetrabilità. Inoltre, anche se l’allarme fa il suo dovere, può passare diverso tempo prima che qualcuno intervenga: oggi il suono di una sirena è vissuto più come un disturbo che come il segnale di un pericolo.
Per questo motivo è opportuno sostituire periodicamente i cilindri, soprattutto quando diventano molto comuni. La popolarità di un modello di antifurto o serratura — anche se dovuta alla sua qualità — accelera inevitabilmente gli sforzi dei ladri per aggirarlo. È il caso dei grimaldelli noti come “chiave bulgara” che hanno reso vulnerabili molti tipi di serrature basate sul cosiddetto “cilindro europeo”.
Torna all'inizioQuale allarme scegliere
Quando si parla di sistema di allarme per la casa, non si deve considerare solo la centrale, ma l’intera architettura: sensori perimetrali, rilevatori di movimento, e volumetriche, sirene interne ed esterne, connessione a una centrale operativa. Un sistema efficace deve avere le seguenti caratteristiche.
- Copre tutti i punti di accesso dell’abitazione, sia quelli probabili, come il portone d’ingresso, che quelli meno immediati (un balcone può essere scalato, oppure nei palazzi ci si può calare dall’alto).
- Interviene ancora prima che i ladri siano entrati, ad esempio un sistema perimetrale che protegga su imposte e/o tapparelle rilevando anomalie, videocamere puntate su terrazzi o portoni.
- È stratificato e ridonante, in modo che se i ladri riescono ad aggirare o disattivarne un pezzo, oppure isolare le linee di comunicazione, il resto dei sistemi continui ad operare.
- Trasmette l’allarme ai proprietari o a terzi, permette di verificare la situazione da remoto ed è progettato in modo da ridurre il rischio di falsi allarmi.
Il consumatore dovrebbe diffidare delle soluzioni “universali”: il miglior antifurto per la casa è quello progettato e calibrato sulla specifica abitazione.
Allarme senza fili: pro e contro
Un allarme senza fili (wireless) è ormai la scelta più diffusa per la casa, soprattutto per la facilità d’installazione e l’assenza di interventi murari. Ha indubbiamente molti vantaggi rispetto ad un sistema cablato, ma anche qualche svantaggio.
Pro
- Maggiore flessibilità nel posizionamento dei sensori
- Installazione rapida e spesso gestibile autonomamente
- Possibilità di espandere il sistema nel tempo.
- Non necessita la posa di canaline interne o esterne ai muri (adatto ad abitazioni più datate)
Contro
- Dipendenza dalle batterie che alimentano i sensori
- Necessità che le onde radio si propaghino senza interferenze (non adatto ad abitazioni con pareti spesse)
- Più vulnerabile ai tentativi di jamming (disturbo) del segnale
App per governare l'allarme da smartphone
Grazie alle app ufficiali dei produttori dei sistemi di allarme è possibile ricevere notifiche immediate in caso di intrusione e, se abbinate a sistemi di videosorveglianza, permettono di vedere cosa sta succedendo in casa in tempo reale e di gestire la domotica (luci, tapparelle, aria condizionata...).
Non sono da non confondere con quelle applicazioni che permettono di ricevere le immagini da una webcam casalinga, che servono più per la sorveglianza da remoto di animali o anziani quando non si è in casa, e al limite possono essere utilizzate per complementare un impianto antifurto privo di telecamere proprie.
Tuttavia, c’è un punto critico spesso ignorato: la sicurezza di queste app dipende dalla sicurezza informatica del dispositivo utilizzato dal proprietario. Inoltre, molte di queste app si appoggiano necessariamente ad un’infrastruttura cloud gestita da terzi, che potrebbe essere a sua volta bersaglio di un attacco informatico sofisticato, senza contare gli eventuali problemi di privacy visto che ci sono delle telecamere in casa potenzialmente accessibili dall’esterno.
Torna all'inizioQuanto costa un sistema di allarme
Per ragionare sul costo di un sistema di allarme per la casa, prima di tutto bisogna considerare che il prezzo dipende da diversi fattori strutturali e tecnici:
• tipologia del sistema (cablato, wireless, ibrido);
• numero di sensori e presenza di protezioni perimetrali;
• funzioni smart (domotica, app, integrazione con assistenti vocali);
• eventuale collegamento a una centrale di vigilanza;
• complessità dell’abitazione (numero di piani, estensione, numero di punti di accesso, eventuale presenza del giardino).
Esistono sistemi di allarme economici che coprono solo gli accessi principali, e soluzioni avanzate con protezione esterna, videosorveglianza integrata e sistemi anti-jamming. Bisogna sempre valutare il rapporto costi-benefici sulla base delle reali esigenze domestiche, evitando sia le soluzioni sovradimensionate sia quelle troppo semplificate.
Un buon sistema di allarme su misura può costare, installazione compresa, da 700 a 2.500€ per un impianto di allarme casa senza fili e tra i 1.500 e i 5.000€ per un sistema cablato a seconda della dimensione dell’ambiente da proteggere e del livello di sofisticazione. Il prezzo in sé però non è indicazione di qualità: bisogna diffidare dalle soluzioni troppo economiche, ma potrebbe accadere che un antifurto casa inadeguato venga spacciato per una soluzione sicura e venduta ad un prezzo importante. Purtroppo è difficile giudicare la bontà di un prodotto se non si è degli esperti. In questo caso, meglio ponderare la scelta sentendo installatori diversi e facendosi fare un certo numero di preventivi.
Un discorso a parte meritano le soluzioni “in abbonamento”, dove viene installato un allarme casa su misura, spesso a prezzo competitivo, ma con il vincolo di un contratto pluriennale che comporta un canone mensile. Se da un lato queste soluzioni forniscono un sistema di sorveglianza da remoto e la possibilità di far intervenire in autonomia della vigilanza privata, dall’altro non è detto che questo sistema sia intrinsecamente più sicuro, o che la vigilanza possa intervenire sempre in tempo utile.
Torna all'inizioCosa fare prima di partire
Prima di investire in un sistema di allarme è utile ragionare sulla sicurezza di casa a 360 gradi, iniziando da quei comportamenti quotidiani che possono scoraggiare i ladri tanto quanto una sirena. In questo paragrafo trovi una serie di buone pratiche da adottare prima ancora di parlare di allarmi e tecnologie, per costruire una sicurezza domestica più concreta ed efficace, soprattutto quando lasci la tua abitazione per un periodo prolungato.
Non dare segnali evidenti di assenza prolungata
Evita di lasciare la posta ad accumularsi nella cassetta, perché è uno dei primi indizi che la casa è vuota. Meglio anche non tenere tutti gli oscuranti chiusi per settimane e non comunicare pubblicamente le date in cui sarai via, ad esempio sui social.
Coinvolgi una persona di fiducia
Chiedi a un vicino o a un parente di passare ogni tanto, ritirare la posta e dare un rapido sguardo alle stanze. Lascia sempre un numero di telefono aggiornato, così potrà contattarti subito in caso di emergenza.
Sfrutta la domotica con criterio
Imposta timer o dispositivi smart per accendere e spegnere le luci in modo credibile, variando gli orari. Se puoi, collega l’impianto di allarme ad altri dispositivi come tapparelle o prese intelligenti e verifica che la connessione a internet o alla rete mobile sia stabile, altrimenti perdi il controllo da remoto.
Cura le misure passive di sicurezza
Controlla lo stato di serrature, infissi e accessi meno evidenti come cantine, garage e balconi, valutando di sostituire le serrature troppo datate. Metti al sicuro gli oggetti di maggior valore in posti poco ovvi o, meglio ancora, in una cassetta di sicurezza in banca.
Valuta il sistema di allarme con realismo
Prima di concentrarti sul prezzo, chiarisci quali ingressi e quali ambienti vuoi proteggere e quali funzioni smart ti servono davvero. Confronta più soluzioni e diffida delle offerte che promettono sicurezza totale con un unico kit “standard” valido per ogni abitazione.
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