ero titolare di un utenza mobile TIM e, in seguito alla ricezione di un sms in cui mi veniva comunicata una riformulazione tariffaria, ho deciso di recedere richiedendo il rimborso del credito residuo. Nella richiesta ho fatto presente che, in base all'articolo 70 comma 4 del decreto legislativo 259 del 2003, il recesso doveva essere a costo zero trattandosi di una modifica unilaterale del contratto, e quindi non dovevano essermi addebitati i costi relativi alla restituzione del traffico acquistato non utilizzato. D'altronde anche TIM scriveva nel messaggio A partire dal 10/4 TIM modifica le condizioni economiche dei profili tariffari prepagati che diventeranno Prime .....etc Per rinunciare a TIM Prime i clienti interessati possono chiamare gratuitamente il 409162, seguendo le istruzioni della voce guida, oppure, andando su www.tim.it/Prime. Inoltre in base all’articolo 70 comma 4 del Decreto Legislativo 259 del 2003 tutti i clienti non interessati alle modifiche avranno il diritto di recedere dal contratto, o passare ad altro operatore, senza penali entro la data riportata nel sms ricevuto, chiamando il 409162 e seguendo le istruzioni della voce guida, oppure, compilando l’apposito modulo o inviando un sms al 119 con testo “CESSAZIONE SIM” o chiamando il 119. Quindi anche per TIM la chiusura della scheda SIM doveva essere a costo zero.Mi sono state invece trattenuti 5 euro dall'ammontare del credito residuo.