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Deposito cauzionale non restituito

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Casa di cura privata Villa Sandra

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Altro

Reclamo

M. M.

A: Casa di cura privata Villa Sandra

14/11/2024

Spett le Direzione amministrativa Clinica villa Sandra In data versavo un deposito pari a € 100,00, peraltro non adeguatamente giustificato da ricevuta, come testimonia il bonifico che allego. Il deposito, su base volontaria veniva versato perché richiesto dalla struttura a seguito del ricovero del familiare P. Monaco in codice est. ex art 26 . Tale deposito ci veniva rassicurato e garantito , sarebbe stato restituito alle dimissioni del paziente, come si evince dalle email che allego. Il paziente è stato dimesso in data 21/10/24 , e rammentiamo che il paziente non è interdetto ed è tuttora detentore di regolare pensione pertanto, perfettamente nelle possibilità di sostenere conti medici e saldarli dalle proprie finanze. Eppure richiedendo la restituzione del deposito, la vostra amministrazione mi diceva, senza mostrare alcuna ricevuta, di essere in parte necessario a coprire spese di analisi mediche del suddetto paziente, analisi di cui io non sono il beneficiario ,e pertanto non legittimamente sottraibili dal suddetto deposito. L’articolo 23 della Costituzione stabilisce che «nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge» e il Parlamento con la legge n. 833/1978 ha posto in capo al Servizio sanitario nazionale l’obbligo di corrispondere le prestazioni sanitarie, così come declinate dai successivi provvedimenti (decreto legislativo n. 502/1992 e decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017). In seguito è stata abrogata la legge 1580/1931. A tutt'oggi non ho ricevuto la restituzione del deposito, del tutto inspiegabile., nonostante i solleciti, né totale, né parziale. Vi rammento l'IBAN (segnalatovi più volte nelle mie mail di richiesta) su cui effettuare la restituzione dei 100 euro , ricordandovi che il sistema nazionale non prevede che non è sulle famiglie che si scarichino le spese mediche, prima si verificano le disponibilità del beneficiario delle prestazioni, poi eventualmente su base volontaria, i familiari se nelle possibilità , possono intervenire. Diversamente ci si deve rivolgere ai servizi sociali comunali. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti . Distinti saluti.


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