In data 14.03.2016, a causa del malfunzionamento del mio telefono cellulare, contattavo telefonicamente, al numero verde 8007267864, il Call Center della Samsung, che mi indicava i tre centri autorizzati, a cui rivolgersi direttamente. Fra questi veniva scelto, risultando il più vicino a me, il Centro “XYZ S.r.l.” di San Marino, quale Centro di Assistenza Samsung ufficiale, come da questi ultimi fu confermato.Stanti le persistenti anomalie, il giorno 17 marzo mi sono dunque recata presso il predetto Centro, lasciando il dispositivo in mano agli addetti, i quali, prendendolo in carico, confermavano che i problemi riscontrati sono “tipici” del modello (così come era già stato riferito anche per messaggio, via Facebook) confortata dagli stessi sul fatto che la riparazione rientrava nella copertura della garanzia. Il 21.03.2016 ricevevo un messaggio con il quale il Centro “XYZ” confermava l’avvenuta riparazione del telefono. Il ritiro è in effetti avvenuto il giorno seguente, vale a dire nella mattinata del 22.4.2016.Già nel primo pomeriggio dello stesso giorno, tuttavia, il guasto si ripresentava pressoché identico (presenza di stringhe colorate sullo schermo, schermata nera con sagoma verde) con l’aggiunta dei seguenti fenomeni: partenza automatica di un non meglio precisato “aggiornamento software” e comparsa di un triangolo giallo con punto esclamativo al centro.Allora mi rivolgevo immediatamente al Centro “XYZ”, che, via Facebook, ribadiva la circostanza che “il problema è abbastanza riconosciuto nei Note 4” e che “l’unica soluzione è inviarlo in Samsung Italia” per la sostituzione “dell’intera scheda logica, ovviamente tutto in garanzia”. Il telefono veniva pertanto riconsegnato al Centro il 23 aprile.Qualche tempo dopo venivo contattata telefonicamente dal Centro Riparazioni apprendendo che la casa madre mi addebitava una presunta manomissione del device, ritenendo decaduta la garanzia e preventivando una spesa di riparazione di circa 190 € + IVA, ovvero la restituzione dello stesso, nelle attuali condizioni, vale a dire non riparato.Molto contrariata, ho tentato più volte un approccio amichevole con il produttore, attraverso il Call Center da cui, tuttavia, non ho mai ricevuto risposte soddisfacenti, fino ad una recente e-mail “tecnica”, ben poco dettagliata invero, che ribadiva quanto già espresso, corredata da documentazione fotografica di un display (non identificabile) sul quale, tra le varie stringhe, compare la seguente dicitura: “KNOX WARRANTY VOID 0x1”. Tale indicazione corrisponde ad un “contatore” il quale, ad ogni “manomissione” del cellulare, fa scattare le cifre in progressione, specificando che un software inviolato presenta la dicitura “0x0”.Io, certa di non avere effettuato alcuna manomissione, ho chiesto invano al Call Center se si potesse documentare l’effettiva attività svolta sul proprio dispositivo, così da poter risalire alla cronologia delle operazioni effettuate e soprattutto alla data delle stesse. Nessun riscontro è pervenuto, precisando che il telefono è stato in possesso di Samsung Italia fino a pochi giorni fa, cioè dopo averli accusati di appropriazione indebita. E solo dopo, difatti, ho ricevuto una email di XYZ(NON pec) con cui mi si invita al ritiro presso il Centro (circa il 5.7.16).Si aggiunge, inoltre, che ho consegnato il telefono in condizioni di fabbrica, con la garanzia ancora in essere, ed in proposito sono in possesso di una immagine, datata 15.3.2016, comprovante la seguente dicitura sul display: “KNOX WARRANTY VOID 0x0” , che certifica la mia totale estraneità a qualsivoglia manomissione strutturale o funzionale, sia hardware che software, fino a quella data.Giova rammentare che io svolgo una attività lavorativa che mi richiede un uso assiduo del telefono per cui tale perdurante contrattempo mi ha procurato un gravissimo pregiudizio, sotto il profilo professionale. Oltretutto si sottolinea che l’accusa rivoltami dall’addetta del Centro di riparazione, di avere manomesso il telefono dopo che mi era stato consegnato “perfettamente funzionante”, oltre che non provata, non ha alcun senso, essendo assolutamente impensabile che io, pochi minuti dopo averlo ritirato, abbia volontariamente manomesso il telefono… (addirittura “cambiando il software”) e, guarda caso!, procurando le stesse anomalie che dovevano essere riparate e che evidentemente non sono state riparate, tanto è vero che il problema si è ripresentato identico.Se manomissione vi è stata, questa non è assolutamente imputabile a me, del tutto ignara delle operazioni che sono state eseguite da chi era incaricato dell’intervento di ripristino della funzionalità su un dispositivo ancora in garanzia (come è stato certificato al momento della consegna in riparazione).Tanto premesso, chiedevo l’immediata restituzione del telefono perfettamente in ordine e senza vizi, a carico di Samsung o di chi di competenza, ovvero la sostituzione dello stesso con uno nuovo, del medesimo modello o di pari valore, come previsto dal Codice del Consumo.La persona incaricata, per conto di Samsung, ha seguitato a rispondere sempre alla stessa maniera, mai provando alcunché di quanto da loro affermato (XYZ, invece, è sparita) posto che, se non erro, la mia richiesta tecnica è totalmente fattibile (verificare la data e il tipo di manomissione effettuata).Aggiungo che:- il Centro ho scoperto essere noto per riparazioni approssimative e telefoni rovinati- ufficiosamente avevo chiesto un check al cellulare muletto che avrei usato nel mentre e, guarda caso, è morto anch'esso- sono tornata a parlare vis à vis, con testimone, e mi è stato detto, tra le varie cose, che la seconda ricevuta di consegna del dispositivo reca la dicitura garanzia NO per errore e che avrebbe potuto correggerla lì per lì, a penna. (Cioè il telefono sarebbe stato in garanzia anche al loro secondo ritiro, perciò come mai poi se ne evincono delle manomissioni?!?!).Tutto documentato da email, PEC, foto che mi riservo di produrre a richiesta.