Salve. Ho ricevuto una raccomandata dall'estero, accompagnata, a sorpresa, da una richiesta di pagamento di dazi doganali.La suddetta spedizione non è assolutamente relativa ad una vendita, anche se il mittente ha dichiarato il valore dell'oggetto contenuto, ai soli fini di sicurezza, nel caso il pacco fosse andato perso o danneggiato.La spedizione conteneva un regalo, che, in quanto tale, non ho pagato, nessuno ha chiesto soldi e nessuno ci ha guadagnato.Come prove ho le email (in inglese) scambiate con il mittente, dove si capisce che è stata una sua libera iniziativa e non c'è stato alcun pagamento (a parte quello a Poste Italiane).Ecco cosa dice il sito dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (www.adm.gov.it) riguardo un regalo proveniente da Paese extra UE: Sotto il profilo doganale,la normativa in vigore prevede la franchigia dai diritti all'importazione quando:1) la spedizione avviene da un privato ad un privato2) sia priva di carattere commerciale3) sia effettuata a titolo gratuito4) non superi i 45 Euro per spedizione(Regolamento CE 1186/2009 che dal 1° gennaio 2010 sostituisce il Regolamento CEE n.918/83, Decreto Ministeriale 5 dicembre 1997 n. 489 articoli da 7 a 9).Per avere ulteriori informazioni al riguardo si possono consultare le Circolari n. 2/D del 03/02/2010 e n.22/D del 05/05/2004 – reperibili sul sito web di questa Agenzia (www.agenziadoganemonopoli.gov.it), nella sezione Norme Doganali - Circolari - Anni 2010 e 2004.I punti 2, 3 e 4 corrispondono perfettamente alla mia situazione.Inizialmente ho rifiutato il pacco ed ho chiesto a Poste Italiane, tramite email a gestionerettifiche@posteitaliane.it e fax al numero 0698686415, l'annullamento dell'importo inaspettatamente richiesto come onere doganale. Il pacco è stato in giacenza in ufficio postale per circa 2 settimane. Ho scambiato diversi messaggi con Poste Italiane, in cui mi venivano richieste sempre ulteriori informazioni.NO-REPLY@posteitaliane.it, con oggetto Ticket numero: 8001971712, mi ha scritto:Allegare alla richiesta :• Copia ben visibile del CN22 posto sul plico• Copia del frontespizio del plico su cui sia visibile il barcode della spedizione e il mittente• Documento identità• Copia bollettino di pagamento e/o bolla doganalePer presentare la richiesta la spedizione deve essere stata ritirata e versato gli oneri doganali.Io ho chiesto più volte se poi, una volta ritirato il pacco, avrei riavuto i soldi, e loro mi rispondevano sempre che per richiedere il rimborso dovevo ritirare il pacco, quindi l'ho fatto.Cosa strana è che l'onere corrisponde a € 17,50 chiesti dal portalettere di Poste Italiane, ma € 16,96 chiesti dall'ufficio postale quando ho ritirato il pacco che era in giacenza dopo il mio rifiuto (non so perchè questa discrepanza).Ho inviato le informazioni richieste, mi è stato chiesto di compilare un modulo di Richiesta revisione accertamento, l'ho fatto.Qualche giorno dopo ho ricevuto una telefonata da Poste Italiane, che mi diceva che la pratica poteva essere gestita solo dall'assistenza doganale, che avrei dovuto chiamare al numero 848800898. Quando ho chiesto se codesto numero era a pagamento la risposta è stata lo chiami. Oltre il danno anche la beffa: mi è stato semplicemente detto, dopo aver spiegato tutta la situazione, che i dazi erano dovuti, e a fine chiamata mi sono ritrovato con circa 8 € di credito in meno. Il numero è a pagamento e non sono stato avvertito da nessuna voce a inizio telefonata.