Buongiorno.Il giorno 3 Marzo 2020 ho viaggiato sul treno Italo (Italo 9946, 5, 12 delle 15:50) da Roma Tiburtina a Torino Porta Nuova.Nel convoglio suddetto le bagagliere dotate di apposito gancio per assicurare il bagaglio, poste solitamente tra i due vagoni, non erano presenti.Per questo motivo, non essendoci spazio per il bagaglio nella cappelliera, l’ho depositato, insieme ad altri viaggiatori, all’ingresso del vagone dove era presente lo spazio adibito a questa mansione. Arrivati a Torino Porta Susa che, è bene evidenziare, penultima stazione della tratta in questione che non prevede salita di ulteriori passeggeri, mi accorgo, osservando dal finestrino, di un ragazzo che sale nel mio vagone e in pochi secondi esce correndo con una valigia in mano.La cosa mi insospettisce, mi reco subito a controllare il mio bagaglio e mi accorgo che non c’è.Le porte si chiudono ed immediatamente mi reco dal capotreno per denunciare il furto, il responsabile altro non fa che informarmi che Italo non ha alcuna responsabilità circa la custodia dei bagagli dei passeggeri e mi mette in contatto con la Polfer di Torino Porta Nuova che raccoglie, al mio arrivo, la denuncia.Posto che, Italo si dispensi da qualsiasi forma di responsabilità riguardo le valigie e gli oggetti dei viaggiatori, ravviso in questa storia una serie di criticità e di gravi disservizi, che di seguito vado ad elencare e che mi hanno convinto alla richiesta di ristoro del danno subito:- In primo luogo la società Italo Treno si esonera da ogni responsabilità circa la custodia dei bagagli, ma secondo il Regolamento CE n.1371/2007 Allegato I, Titolo IV, capo III art. 33 comma 2: “Il trasportatore è responsabile del danno risultante dalla perdita totale o parziale o dell’avaria di oggetti, colli a mano o animali, la cui sorveglianza spetta al viaggiatore (…)”.Su questo punto specifico, sorge un dubbio cosa dovremmo fare noi viaggiatori, piantonare per tutto il viaggio le valigie? Oppure riporle al centro dei corridoi per averle sotto controllo, in barba alle norme di sicurezza vigenti?Oltretutto, nel caso specifico, mi ripeterò, la carrozza assegnatami non era provvista di bagagliere che, laddove presenti, prevedono la possibilità di ancorare, tramite appositi ganci (che dimostrano con la loro funzione una certa responsabilità di custodia degli oggetti) i bagagli. È stata dunque la società di trasporti ad indicare lo spazio idoneo dove disporre i bagagli, non certo una libera scelta personale, che farebbe scendere in capo a me la sorveglianza dell’oggetto.- Secondo punto per quale motivo, il personale a bordo, invece di avvertire la Polfer di Torino Porta Nuova non ha allarmato il presidio delle forze armate presenti a Porta Susa? Data la tempestività della mia denuncia, probabilmente il soggetto era ancora nei paraggi.- Terzo punto il furto è avvenuto in una stazione che prevede solo la discesa di passeggeri, visto che un biglietto Italo Torino Porta Susa - Porta Nuova non è ottenibile, non essendo questa società un servizio di trasporto urbano. Per quale motivo si consente allora l’accesso al convoglio in quella sede? Chi è preposto al presidio degli accessi al treno?Non bisogna certo essere dei geni per sospettare di qualcuno che si appresta a salire in una stazione dove non è previsto l’accesso di ulteriori passeggeri e dove non è nemmeno possibile uscire a fumare…- Last but not least, la società di trasporto Italo Treno non prevede moduli di reclamo per questo genere di accadimenti ed inoltre il servizio di assistenza (esclusivamente) telefonico prevede tariffe esose e tempi di attesa biblici, non esattamente il massimo per un’azienda che dice di mettere il cliente al primo posto.Richiesta rimborso.