Buongiorno,sono titolare di un contratto di Noleggio Lungo Termine della macchina Citroen C1 con targa FM415BM.Dal mese di ottobre 2019 riscontro dei problemi di malfunzionamento della macchina: dopo 48 ore di inattività, la batteria puntualmente si scarica costringendomi a far ricorso a meccanici per la ricarica.Ho chiamato più volte il servizio clienti e fatto trainare la macchina presso officine. A seguito delle verifiche del caso, la risposta che ricevo ad ogni intervento da parte dell’officina è sempre la stessa: la batteria non ha problemi e l'errore è imputabile alla mia persona in quanto non controllo, al momento dello spegnimento, che tutte le luci dell'abitacolo siano spente. Faccio presente che il problema si presenta regolarmente da ottobre 2019.Da tale data sono circa 20 volte che la macchina non parte, con relativo disagio per trovare parenti, amici o meccanici disposti a fare ripartire la macchina velocemente per fare fronte alle necessità di movimento di natura lavorativa in maniera celere.Ho presentato reclamo n. C/ITA/4428239 in data 10/4/2020 per richiedere la risoluzione del contratto per inadempimento da parte di Arval. Dopo oltre 20 giorni ricevo una telefonata in cui mi si propone la sospensione della rata, cosa che non ho mai chiesto. Via mail, inoltre, mi è stato indicato di richiedere nuovamente il traino (il quarto fino ad oggi).Oggi, 4/5/2020, ho richiesto nuovamente il traino, visto che la macchina è ferma dal 30/03/2020 (comunicato tempestivamente al numero verde). A seguito di ciò, ho richiamato il servizio reclami Arval per segnalare nuovamente la problematica e chiedere che questo traino includesse una ulteriore verifica che fosse in grado di fornire una riposta definitiva al motivo del difetto riscontrato. Il nuovo numero di reclamo è C/ITA/4456155.In virtù di quanto descritto quanto sopra, con la presente sono a richiedere la risoluzione del contratto per grave inadempienza contrattuale da parte di Arval e la conseguente restituzione di tutte le somme sin qui versate.Sono disposta a valutare altre opzioni che tengano conto del disagio di natura economica, lavorativa e personale fin qui subito al fine di evitare, a malincuore, di dover intraprendere un iter di reclamo per vie formali.