Buongiorno,ho ordinato dei ciucci per mio figlio e mia nipote.Spedisco sempre all'indirizzo del mio ufficio, perché il corriere (BARTOLINI) può sempre trovare qualcuno (di solito da queste parti arriva all'orario di pranzo).Al momento del ritiro era presente il mio dipendente che, SBAGLIANDO, ha ritirato il pacchetto completamente aperto senza avere invece la prontezza di non accettarlo. In sua difesa, il corriere gli ha detto di stare tranquillo perché dentro c'era tutto (ciò implica che il corriere sapesse del pacchetto aperto ed in aggiunta ci ha pure guardato dentro).Appena sono tornato in ufficio ho visto lo stato del pacchetto ed ho scritto e chiamato la sede di Città di Castello (PG) di Bartolini per dire che, nonostante la colpa del mio dipendente nell'accettare un pacchetto messo male in quel modo, volevo comunque delle spiegazioni sul fatto che era completamente rotto, che il corriere ci aveva guardato dentro e che non mi sentivo più tranquillo sulla sicurezza del prodotto (ricordo che sono ciucci per neonati).Ho inviato per e-mail le foto al referente di Bartolini (Sig. Paolo Poli) e poi ci ho parlato di persona, ma mi ha detto che dovevo sterilizzarli e non c'erano problemi.Ho provato a chiedergli spiegazioni sul pacco rotto e sui miei dubbi sulla sicurezza dei prodotti, ma mi ha risposto male, senza trovare una soluzione e senza nemmeno chiedere scusa per il cattivo lavoro svolto e la poca professionalità.Ritengo di comportarmi sempre in maniera onesta ed infatti ho detto a Bartolini che dentro c'era tutto il contenuto, ma non mi stava bene del servizio che invece mi ha costretto a comprare nuovamente i prodotto per paura che possano essere stati toccati, sostituiti, rotti od altro. Si tratta della sicurezza di neonati e non mi sta bene che Bartolini mi risponda con uno sterilizzali che è tutto a posto.Intanto io ho comprato nuovi ciucci, ma non mi sta per niente bene che mi vengano consegnati pacchetti rotti, non mi si dia nemmeno una spiegazione e né tantomeno assistenza.Grazie in anticipoCordiali salutiGiacomo Palazzetti
