Sono un cliente Panasonic da oltre 10 anni e utilizzo i loro prodotti per lavoro (filmmaker).
Ho acquistato un obiettivo Panasonic-Leica 10-25mm f/1.7 nel luglio 2021. Dopo circa tre anni di utilizzo normale e attento, l’ottica ha iniziato a presentare un difetto evidente allo zoom e all’autofocus, non imputabile a urti o cadute.
Ho inviato un reclamo formale a Panasonic Italia tramite PEC, allegando la ricevuta e 15 e-mail di corrispondenza con il loro centro assistenza. In tali comunicazioni, l’assistenza Panasonic aveva scritto testualmente che “in presenza di problematiche strutturali o di fabbricazione documentate, possono valutare caso per caso interventi anche oltre i termini standard” e che “l’intervento di pulizia e verifica dell’encoder può rientrare tra quelli coperti dalla garanzia”.
Nonostante ciò, la risposta ufficiale di Panasonic ha negato la copertura, sostenendo che la garanzia è scaduta e che l’ottica sarebbe “manomessa” a causa di una precedente pulizia effettuata da un laboratorio non autorizzato.
Preciso che tale laboratorio si è limitato a una semplice diagnosi e pulizia, senza sostituire o modificare componenti interni, e che il difetto è rimasto invariato.
Successivamente, Panasonic non ha più risposto alla mia PEC di contestazione, ignorando del tutto la richiesta di riesame e una possibile soluzione conciliativa.
Ritengo che si tratti di un vizio strutturale su un prodotto tropicalizzato di fascia professionale, e che la mancata risposta costituisca una grave mancanza di trasparenza verso un cliente storico.
Chiedo che Altroconsumo intervenga per ottenere da Panasonic:
una revisione della pratica;
o in alternativa una proposta di compensazione equa (riparazione, sostituzione o notevole sconto sul nuovo modello).