Gentile Redazione di Altroconsumo, vi scrivo per segnalare un episodio che ritengo meritevole di attenzione, riguardante la piattaforma di compravendita online Vinted, la cui gestione del reso in un mio caso concreto ha evidenziato forti criticità e mancanza di tutela per il venditore.
Ho venduto un paio di pantaloni su
Vinted, descritti correttamente e in ottimo stato. In un primo momento, l'acquirente ha chiesto il reso sostenendo che la composizione del tessuto fosse leggermente diversa. Ho accettato inizialmente il reso rendendomi disponibile, per evitare conflitti.
Successivamente, però, l'acquirente mi ha scritto che aveva tagliato i pantaloni, alterandoli in modo volontario e irreversibile. A fronte di ciò, gli ho comunicato esplicitamente in chat che non accettavo più il reso, ritenendo
danneggiato il bene.
ciononostante:
1. L'acquirente ha proceduto a rispedire comunque il pacco.
2. Vinted ha mostrato lo stato "reso in corso", ma senza codice di tracciamento visibile.
3. Il messaggio con la presunta ricevuta è stato cancellato dall'acquirente, rendendo impossibile la verifica della spedizione.
Ho contattato più volte l'assistenza
Vinted, ma le loro risposte sono state vaghe, evasive e non hanno affrontato il problema reale, ovvero la modifica del prodotto da parte dell'acquirente e la tracciabilità assente.
Ritengo che:
1. Ci sia una grave mancanza di tutele per i venditori sulla piattaforma.
2. Il sistema di gestione dei resi sia squilibrato a favore degli acquirenti, anche in caso di comportamenti scorretti.
3. L'assistenza clienti non sia in grado di fornire soluzioni adeguate.
Vi chiedo se è possibile avviare una verifica su queste pratiche e se rientrano nelle azioni collettive o informative che Altroconsumo può attivare per difendere gli utenti della piattaforma.
Resto disponibile per inviare documentazione di supporto.
Zampella Valentina
zampellavalentina2001@gmail.com