Di seguito riepilogo brevemente l’odissea infinita che abbiamo dovuto affrontare per poter avere un servizio a pagamento quale la linea internet a casa, e ovviamente senza successo!Partiamo dal presupposto che troviamo assurdo il completo monopolio di TIM sui cavi della rete e dell’assoluta mancanza di interessa che tale società dimostra verso le nuove attivazioni purtroppo avendo comprato una casa di nuova costruzione ci siamo dovuti imbattere in voi.L’odissea ha inizio a Dicembre, quando decidiamo di sottoscrivere un’offerta a dir poco vantaggiosa con un’altra compagnia telefonica il quale contratto però ci viene annullato in quanto non risulta attivo il collegamento dei cavi sino alla nostra abitazione. Da questo momento parte una serie continua di telefonate al 187 (purtroppo non abbiamo tenuto traccia di date, ore e n operatore) durante le quali riceviamo risposte assurde come “non ci dobbiamo occupare noi del tiraggio dei cavi”, “se vuole una soluzione sottoscriva contratto con Linkem”, “non sappiamo risolvere il problema, invii un reclamo” etc etc ovviamente senza riuscire a giungere ad una conclusione.In data 14 Marzo, vista anche la necessità di dover lavorare da casa a causa dell’emergenza sanitaria dovuta dalla diffusione del covid-19, decidiamo di fare un tentativo procedendo con la sottoscrizione del contratto on-line, inserendo il civico accanto al nostro in quanto esso risultava censito. Non ricevendo alcuna notizia, in data 25 Marzo contattiamo il 187 per ricevere maggiori informazioni in tale occasione ci viene comunicato che la nostra richiesta è stata messa in “ko” ed, a seguito di nostro malcontento e scontate lamentele dovute alla pessima gestione della relazione con il Cliente, riusciamo ad ottenere che venga aperta una segnalazione con annessa richiesta di censimento del n civico corretto.In data 28 Marzo, riceviamo un sms che ci comunica il nostro numero telefonico e ci invita a fissare un appuntamento per l’uscita del tecnico per l’installazione.Il tecnico in data 3 Aprile arriva presso la nostra abitazione e dopo 5 minuti, a seguito di verifiche della predisposizione della linea ma dell’assenza dei cavi, ci comunica che non ha tempo di svolgere il lavoro da solo in quanto ha altri appuntamenti, e che ci avrebbe fatto contattare nel pomeriggio per fissare un nuovo appuntamento. Teniamo a precisare che nel questionario legato all’appuntamento avevamo specificato che trattasi di nuova costruzione e l’assenza del cablaggio dei cavi. Stranamente mantengono la parola, e nel pomeriggio veniamo ricontattati e fissiamo un nuovo appuntamento per il 7 Aprile in mattinata.Il 7 Aprile veniamo contattati da un’operatrice della TIM la quale ci comunica che a causa di un ritardo su appuntamenti precedenti i tecnici non potranno venire a fare l’intervento e ci fissa un nuovo appuntamento per la prima data utile: il 14 Aprile facendo così passare ben una settimana, come se non fosse già sufficiente essere in ballo da tutto sto tempo.A seguito di tale telefonata, avendo quasi esaurito i giga a disposizione sulla linea mobile che nel frattempo siamo costretti ad utilizzare per poter svolgere lo smart working, proviamo a richiamare il 187 con la speranza di trovare qualcuno di competente almeno una volta (ore 12.40 del 07/04/2020) e poter magari anticipare le tempistiche infinite ma al peggio non vi è mai fine e l’operatrice che ci risponde si concede una frase che si commenta da sola quale: “ma la sua Azienda come pensa di farle fare lo smart working se non ha la linea internet a casa”, frase che troviamo assurda da dire ad un Cliente che sta diventando pazzo per avere la linea e del quale disservizio è proprio la Tim la causa! E ci viene inoltre comunicato che la causa del mancato appuntamento siamo noi in quanto “irreperibili”, cosa assolutamente falsa in quanto il telefono è sempre stato libero e non ha mai squillato, né tanto meno qualcuno si è presentato al citofono.Attendiamo così con ansia la data del 14 Aprile, giorno in cui verso le 9.30 non vedendo ancora arrivare nessuno, contattiamo nuovamente il 187 per avere conferma dell’appuntamento. L’operatore con cui parliamo ci comunica che l’appuntamento è confermato e che la ditta incaricata è la SIRTI spa, che purtroppo però non è contattabile per avere maggiori info attendiamo così che passi l’intervallo di tempo entro il quale dovrebbero arrivare e…ancora una volta non si presenta nessuno! A questo punto tentiamo di ricontattare sia il 187 che direttamente la società incaricata del servizio, ma tutti i tentativi su entrambi i fronti finiscono con un insuccesso in quanto non riceviamo alcuna risposta telefonica (e questo dice tutto sull’efficienza della vostra assistenza al Cliente e di quella dei vostri partner) decidiamo così di contattarvi via Facebook, dove ci rispondono che è stata aperta una segnalazione e riceveremo riscontro appena possibile.Finalmente alle 11.44 i tecnici si presentano, ma non possono effettuare il lavoro necessario in quanto non hanno autorizzazione da TIM per l’installazione della chiostrina per la quale, oltretutto, esiste già la predisposizione all’interno del locale contatori elettrici del complesso residenziale.A questo punto, non ci resta che inviare reclamo con il quale chiediamo la risoluzione della questione, o quantomeno chiarezza sulla procedura corretta da seguire.