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Caos campagna vaccinale: i racconti dei cittadini

Lunghe file davanti ai centri vaccinali e sistemi di prenotazione e chiamata in tilt. Il caos di qusti giorni, soprattutto in alcune Regioni, conferma il racconto degli oltre 420 cittadini, alle prese con la prenotazione del vaccino anti Covid, che ci hanno voluto segnalare le loro storie personali. Ne abbiamo selezionate alcune, ma invitiamo tutti a mandarci una segnalazione per raccontarci la loro esperienza con la prenotazione.

  • contributo tecnico di
  • Laura Filippucci
  • di
  • Simona Ovadia
22 marzo 2021
  • contributo tecnico di
  • Laura Filippucci
  • di
  • Simona Ovadia
fiale di Vaccino  anti Covid-19

La campagna vaccinale procede a rilento; in molte Regioni i disguidi e le inefficienze sono all'ordine del giorno e complicano davvero la vita dei cittadini. Le consegne del vaccino con il contagocce e il fatto che ogni Regione fa da sè (sia rispetto al modo con cui ci si prenota, sia rispetto ai criteri di priorità che non sempre sono chiari) complica ancor più la situazione. A delineare questo quadro, non sono solo i recenti fatti di cronaca, ma anche le centinaia (a oggi sono oltre 420) di testimonianze che abbiamo raccolto: una fotografia della situazione che mette in luce la confusione che regna sui modi e sui tempi di somministrazione della vaccinazione anti Covid, in alcune Regioni più che in altre. In questo articolo abbiamo raccolto alcune delle storie più significative ed emblematiche che testimoniano la situazione. E a te, come è andata la prenotazione del vaccino anti-covid? Compila il questionario e raccontaci la tua esperienza.

Racconta la tua esperienza

I cittadini che hanno potuto prenotare direttamente l'appuntamento senza passare dal portale della "preadesione" sono generalmente più soddisfatti, anche se a volte, soprattutto nei primi giorni di apertura della campagna, hanno dovuto attaccarsi al telefono o aspettare pazientemente il loro turno online, anche per tutta la giornata. Il tutto a patto che l'appuntamento venga fissato in tempi ragionevoli, altrimenti rimangono delusi e sconcertati.

La lamentela più diffusa, tuttavia, riguarda i criteri di priorità: ci sono arrivate diverse segnalazioni di cittadini, anche molto anziani, che sono ancora in attesa della chiamata senza un motivo apparente, sebbene altri della stessa coorte (over 80) ma più giovani siano già stati chiamati.
I racconti confermano ciò che già è stato evidenziato da diversi esperti, ovvero il ruolo critico della burocrazia, che rallenta ulteriormente le procedure. L'informatizzazione carente e le schede di anamnesi di diverse pagine da compilare a mano all'appuntamento fanno da freno. Solo in pochi ci hanno scritto di aver ricevuto i documenti da compilare in anticipo.

In Campania si aspetta la chiamata

In Campania le adesioni per gli over 80 si sono aperte il 5 febbraio. A partire dal 13 febbraio le Asl avrebbero dovuto contattare gli interessati per fissare l'appuntamento per la somministrazione del vaccino. Eppure sono ancora molti i cittadini campani over 80 che ancora aspettano l’appuntamento.

Come Roberto (i nomi sono di fantasia), che dopo più di un mese dall'adesione era ancora in attesa di una chiamata. O come Giacomo, che ci scrive da Avellino "Dopo 18 giorni dall’adesione non ho più avuto notizie e non so a chi rivolgermi…”.

Rosanna da Napoli, 81 anni, ha trovato molto difficile compilare tutti i campi richiesti per la registrazione senza l'aiuto del medico. "Mi sono registrata sul portale internet della mia regione il 18 febbraio. Non è stato semplicissimo perché non riuscivo a compilare tutte le domande sullo stato di salute", ci scrive. " Penso che almeno per le persone anziane avrebbe dovuto essere la Asl o il medico di base a chiamare i pazienti interessati perché non tutti sanno cavarsela da soli”.

Dalla Romagna soddisfazione per la buona organizzazione

Diana, da Rimini ha prenotato per la zia di 85 anni ed è soddisfatta "Tutto è stato ben organizzato. Ho prenotato per mia zia al telefono e ci hanno fissato sia l’appuntamento per la prima dose, il sabato seguente, sia per la seconda.  La scheda dell'anamnesi, dove vanno indicati anche i farmaci, vitamine, integratori, ecc.. assunti abitualmente, eventuali allergie ecc... e l'informativa sul vaccino mi sono state inviate via e-mail subito dopo la prenotazione telefonica, per poterle preparare prima. Prima di eseguire il vaccino il personale ha comunque ricontrollato i documenti e ha chiesto conferma dei dati”.

In Lazio dopo vari tentativi la prenotazione va in porto

Il Lazio ha aperto le prenotazioni per gli over 80 l'8 febbraio. Giulio ha prenotato per suo padre 91enne il primo giorno:“Sono riuscito a prenotare alle nove di sera del primo giorno dopo vari tentativi nella giornata. La prima vaccinazione è stata fatta pochi giorni dopo, il 17 febbraio mentre la seconda dose (appuntamento ricevuto alla fine della prima somministrazione) è prevista per il 17 marzo. Complessivamente ha funzionato tutto bene”.

Francesca ha prenotato per i suoi nonni. Anche lei si è collegata il primo giorno e dopo numerosi tentativi la prenotazione è andata in porto. Anche in questo caso la prima dose è stata somministrata a distanza di pochi giorni. Il vantaggio è che prenotando direttamente ha potuto scegliere il giorno e la sede. Non solo, per i suoi nonni ha scelto due appuntamenti vicini, così sono potuti andare insieme.

In Lombardia cittadini confusi e critici

A 600 chilometri di distanza, in Lombardia, sembra di vivere in un altro Paese. Regna un clima di grande attesa e incertezza. Il primo giorno in cui è stato messo in funzione il portale delle registrazioni è stato il 15 febbraio. Il sistema prende solo l'adesione, poi bisogna aspettare un sms di conferma con l'indicazione della data e del luogo dell'appuntamento. Commenta Laura da Milano: “I miei genitori hanno 88 e 82 anni, peccato non aver avuto modo di segnalare all’atto di adesione che erano in due. In questo modo sarebbero potuti andare insieme a fare il vaccino. Mio padre è stato chiamato pochi giorni dopo e la prima dose del vaccino è stata somministrata il 23 febbraio, appuntamento per la seconda dose dopo 3 settimane. Invece mia madre fa parte di quelle migliaia di anziani che hanno ricevuto a fine febbraio questo messaggio: Cara cittadina caro cittadino, siamo consapevoli che il tuo appuntamento per la vaccinazione anti-covid, a causa delle consegne ridotte, sta subendo dei ritardi. Faremo il possibile per assicurarti quanto prima la convocazione, intanto scusaci per l'inconveniente, sappi che la tua salute è la nostra priorità.”Quando Laura ha accompagnato il padre a fare il vaccino ha notato che la scheda di anamnesi era piuttosto lunga e dettagliata. Un medico ha aiutato il padre a compilarla, ma sarebbe stato molto più comodo riceverla prima in modo da ottimizzare i tempi e le risorse dedicate alla vaccinazione. Quasi tutti coloro che ci hanno scritto dalla Lombardia denunciano la stessa cosa: “Mio padre e mia madre hanno 93 anni (medesima età). Sapevo che sarebbero andati in ordine decrescente ma ho sentito che sono già stati convocati 82enni senza patologie particolari, confido nel buon senso.”, scrive Luca della provincia di Varese. Sullo stesso tono è Luisa di Milano “ Non si capisce l'ordine di chiamata. Poca trasparenza da parte di Regione Lombardia sui criteri di chiamata.”

In Liguria delusi dalla data fissata per il vaccino

Scrive Angela, 87 anni, da Genova: “Il17 febbraio mi sono iscritta nel portale della mia Regione e ho potuto prenotare subito la vaccinazione. Peccato che mi hanno fissato l’appuntamento per il 18 maggio per la prima dose e per l'8 giugno la seconda”. È giustamente un po’ sconfortata e commenta così “Temo che se coloro che hanno la priorità in seconda fase devono aspettare 3 mesi, per l'immunizzazione di gregge ci vorranno anni.” 
Analoga esperienza per Giulia che il 17 febbraio ha prenotato per il suocero a Genova a fine maggio “ Sono riuscita  a prenotare all'una di notte – soddisfacente e veloce per quanto concerne la procedura, ma assolutamente inadeguato per le sedi di somministrazione; dopo un solo giorno di apertura delle prenotazioni erano rimaste disponibilità in sedi molto lontane dall’abitazione del congiunto ultra 80enne. Risultato inadeguato vista l’età delle persone che si apprestavano ad effettuare la prenotazione”.

Più fortunato il sig. Osvaldo 85 enne anche lui di Genova che ha prenotato il 16 febbraio: “Seguendo le informazione della Regione Liguria, io avrei dovuto prenotare nel secondo giorno, cioè il 17 febbraio perché nella fascia anni 85-89 anni. Ho tentato, a seguito di informazione di un amico, il giorno 16 alle 9 del mattino e il sistema mi ha accettato, proponendomi diversi luoghi tra cui scegliere. L'appuntamento è stato  fissato per l'1 marzo. Dal sito ho potuto stampare il foglio di prenotazione, dove è indicata anche la prenotazione della seconda vaccinazione 22.03.2021, stessa ora e posto”.

Diverse esperienze in Sicilia

I cittadini Siciliani over 80 possono prenotare online o al telefono. All’atto della prenotazione bisogna inserire il cap  per poter vedere le disponibilità. Noi abbiamo registrato esperienze diverse. I più ci hanno raccontato che sono complessivamente soddisfatti perché nel giro di un paio di settimane hanno ricevuto tutti l'appuntamento. Renato da Palermo invece è riuscito a prenotare il 24 febbraio e ad avere l’appuntamento solo per il 2 aprile. Ci racconta che aveva provato i giorni precedenti a prenotare ma il sito, una volta inserito il cap, diceva che non c’erano disponibilità per la sua zona.
Scrive Giuseppe 87 anni da Messina che ha prenotato da solo “ Penso che la modulistica avrebbe dovuto essere fornita compilata dai medici di base, loro sono a conoscenza di tutte le patologie, secondo me si guadagnava molto tempo”.

In realtà in Sicilia si può scaricare e compilare la scheda di anamnesi prima di andare a fare la vaccinazione. Un'opportunità importante per ridurre i tempi di somministrazione.

La campagna non decolla

Stando ai dati forniti dall'ultimo report della Fondazione Gimbe, al 4 marzo c'erano ancora nei frigoriferi quasi 2 milioni di dosi, il 30% di quelle consegnate. Le dosi somministrate sono 4.587.565 (70,1%). Di queste, 1.454.503 persone hanno completato il ciclo vaccinale (2,44% della popolazione) con la seconda dose, con marcate differenze regionali: dal 4,18% della Provincia autonoma di Bolzano all'1,72% dell'Umbria.

Degli oltre 4,4 milioni di over 80 in Italia, 762.271 (17,2%) hanno ricevuto solo la prima dose e solo 149.620 (3,4%) hanno completato il ciclo vaccinale, anche qui con rilevanti differenze regionali: dal 26,5% della Provincia autonoma di Bolzano allo 0,3% della Sardegna.