Mal di gola, farmaci e rimedi contro l'infiammazione

Intorno a questo diffuso problema di stagione fioccano pubblicità di decine di prodotti per dare sollievo: collutori, nebulizzatori e pastiglie da succhiare. Si tratta, in gran parte, di antinfiammatori o disinfettanti per la gola che hanno prove scarse di efficacia: ne riportiamo una selezione con nostri commenti. Meglio il paracetamolo o l'ibuprofene e altri piccoli accorgimenti fai da te.
Il mal di gola è uno dei malanni più comuni (leggi il nostro approfondimento sulle malattie respiratorie di stagione). A guardare la pubblicità, comunque, sembra che i rimedi siano a portata di mano, anzi di portafoglio.
Uno spray, un collutorio, delle caramelle specifiche: decine di farmaci - tra antinfiammatori, disinfettanti (antisettici) per la gola e non solo - promettono miracoli nel dare sollievo quando, però, le prove sulla loro efficacia nel processo di guarigione o sui sintomi sono scarse: indipendentemente dai principi attivi che contengono, infatti, questi prodotti vengono lavati via rapidamente con la deglutizione e quindi restano a contatto con la mucosa per troppo poco tempo per poter agire.
Cosa prendere per il mal di gola: antisettici, fans, anestetici e prodotti naturali
Abbiamo esaminato venti prodotti tra spray, collutori, pastiglie e caramelle, sulla base delle prove di efficacia riportate in letteratura e dei loro foglietti illustrativi.
Antisettici. Non sono granchè utili: primo, contengono per lo più sostanze antibatteriche non efficaci contro i virus, prime vere cause del mal di gola; secondo, la loro azione sulle mucose è troppo breve, perché la deglutizione le rimuove velocemente; infine, non è provato che accelerino la guarigione. Stimolano la saliva, che ha azione lenitiva: ma per questo basta succhiare una normale caramella.
Antinfiammatori. Anche se a base di antinfiammatori, sostanze di nota efficacia, l’utilità di questi collutori, spray e pastiglie da succhiare nell’alleviare i sintomi resta limitata dal fatto che i principi attivi restano a contatto con le mucose per troppo poco tempo. Possono dare effetti indesiderati, comuni ai Fans che si assumono per bocca: tanto vale assumere dell’ibuprofene in compresse, che forse hai già in casa, rispettando dosi e tempi riportati nel foglietto.
Prodotti naturali. Sono integratori o dispositivi medici a base di sostanze naturali, la cui efficacia non è provata. In compenso possono avere effetti indesiderati: la propoli, ad esempio, non dovrebbe essere usata in pazienti con una predisposizione allergica, in particolare al polline.
Anestetici. Zerinol Gola è tra i pochi anestetici locali in commercio con l’indicazione per il mal di gola. Non agisce quindi né sull’infiammazione, né sulle sue cause, ma contrasta il dolore con un’azione locale sulle terminazioni nervose delle mucose. Non è più efficace del paracetamolo (un antidolorifico e antifebbrile che magari hai già in casa) o di trattamenti non farmacologici, come la suzione di una caramella.

Antisettici. Non sono granchè utili: primo, contengono per lo più sostanze antibatteriche non efficaci contro i virus, prime vere cause del mal di gola; secondo, la loro azione sulle mucose è troppo breve, perché la deglutizione le rimuove velocemente; infine, non è provato che accelerino la guarigione. Stimolano la saliva, che ha azione lenitiva: ma per questo basta succhiare una normale caramella.

Antinfiammatori. Anche se a base di antinfiammatori, sostanze di nota efficacia, l’utilità di questi collutori, spray e pastiglie da succhiare nell’alleviare i sintomi resta limitata dal fatto che i principi attivi restano a contatto con le mucose per troppo poco tempo. Possono dare effetti indesiderati, comuni ai Fans che si assumono per bocca: tanto vale assumere dell’ibuprofene in compresse, che forse hai già in casa, rispettando dosi e tempi riportati nel foglietto.

Prodotti naturali. Sono integratori o dispositivi medici a base di sostanze naturali, la cui efficacia non è provata. In compenso possono avere effetti indesiderati: la propoli, ad esempio, non dovrebbe essere usata in pazienti con una predisposizione allergica, in particolare al polline.

Anestetici. Zerinol Gola è tra i pochi anestetici locali in commercio con l’indicazione per il mal di gola. Non agisce quindi né sull’infiammazione, né sulle sue cause, ma contrasta il dolore con un’azione locale sulle terminazioni nervose delle mucose. Non è più efficace del paracetamolo (un antidolorifico e antifebbrile che magari hai già in casa) o di trattamenti non farmacologici, come la suzione di una caramella.
Come evitare il mal di gola
Spesso si pensa che sia il freddo la causa del mal di gola, quando in realtà a provocarlo sono virus, nell’80% dei casi, e più raramente batteri. Perché allora se ne soffre di più nelle stagioni fredde? Intanto perché con le temperature basse i virus vivono meglio; inoltre si sta di più al chiuso, in ambienti poco ventilati e con aria secca, magari più vicini alle altre persone e questo permette ai virus respiratori di diffondersi meglio; infine, gli studi suggeriscono che l’esposizione all’aria fredda e secca dell’inverno ci rende più suscettibili alle infezioni. Consigli che abbiamo sentito spesso, ultimamente, vero? In buona parte, infatti, sono proprio gli stessi che ci hanno protetto anche dal coronavirus.
Paracetamolo e idratazione contro il mal di gola
Ecco alcuni consigli per curare il mal di gola, senza farmaci o - se il dolore è forte - con medicinali che in linea di massima abbiamo tutti già in casa per eventuali mal di testa, dolori mestruali o febbre.
- Preferisci il paracetamolo: stando alle prove, è il trattamento più efficace per mitigare il dolore alla gola, negli adulti come nei bambini, da assumere per bocca al bisogno ma senza superare la dose massima raccomandata. Verifica la dose corretta di paracetamolo per il tuo bambino con il nostro calcolatore.
- In alternativa, l'ibuprofene per via orale: ha un’attività antiinfiammatoria, analgesica e antipiretica che lo rendono utile nell’alleviare il mal di gola e altri sintomi concomitanti. Ma attenzione ad assumerlo secondo le indicazioni del vostro medico e a quelle contenute nel foglietto illustrativo, in quanto è controindicato in alcuni pazienti.
- Non utilizzare la nimesulide: si tratta di un antidolorifico con noti effetti collaterali sul fegato che non deve essere usato in caso di febbre o sintomi influenzali. Anche se indicato per dolori mestruali e più in generale nel trattamento del dolore acuto, la nimesulide deve essere usata solo in seconda battuta (se altri farmaci non hanno funzionato), per il minor tempo possibile e solo dietro prescrizione medica.
- Evita gli antibiotici: l'uso deve essere limitato ai pochi casi di infezioni batteriche (in media solo il 10-15% di tutti i mal di gola che circolano in inverno) e solo dopo averne accertato l'origine. Alcuni sintomi da tenere sott'occhio e per cui eventualmente andare dal medico sono: febbre sopra i 38 C° (leggi il nostro approfondimento sui termometri per misurare la febbre), tonsille ingrossate, ghiandole linfatiche del collo ingrossate o dolenti. In questi casi, infatti, è più probabile che ci si trovi di fronte ad un mal di gola di origine batterica, da verificare con un tampone rapido prima di iniziare il trattamento. E' importante, infatti, utilizzare gli antibiotici solo quando servono, non soltanto per preservare la nostra salute, ma anche per evitare il cosiddetto fenomeno dell'"antibiotico resistenza". L'uso eccessivo di questi farmaci e la lora dispersione nell'ambiente, contribuisce al proliferare di batteri resistenti agli antibiotici, che quindi diventano sempre meno efficaci.
- Bevi molto e idrata la gola: sia le tisane calde che le bevande fredde aiutano il processo di guarigione e alleviano il dolore. In generale tutto ciò che idrata la gola va bene, dai fumenti ai gargarismi, all'umidificazione degli ambienti. Anche una caramella può dare sollievo e non è necessario che sia medicata o balsamica: la produzione di saliva, infatti, ha di per sé un effetto emolliente sulle mucose (meglio i prodotti senza zucchero).
- Avanti tutta con il miele (a patto di non essere diabetici né lattanti): gli studi scientifici confermano le sue capacità lenitive sulle mucose arrossate e contro la tosse.
- Non fumare: evita la sigaretta ma anche di stare in luoghi in cui si fuma per non peggiorare l'irritazione.
- Riposa: nella maggior parte dei casi, il mal di gola è solo uno dei sintomi che accompagnano le malattie da raffreddamento, che guariscono spontaneamente ma solo con una buona quantità di riposo e ore di sonno.
Quando il mal di gola non passa
Anche se il mal di gola dura da qualche giorno, non abbiate paura: le faringiti acute – cioè i mal di gola – originano nella stragrande maggioranza dei casi da virus respiratori comuni, quelli che causano raffreddori e influenze. Se il mal di gola si accompagna a febbre, tosse, mal di testa o dolori muscolari, è probabile si tratti di un malanno virale comune che solitamente si risolve da solo con un po’ di riposo e pazienza.
Se poi il mal di gola non dà segni di miglioramento nonostante siano ormai passati alcuni giorni - ad esempio, una settimana - allora è meglio consultare il medico che valuterà il da farsi e se è necessario un antibiotico. Soprattutto è importante rivolgersi al medico quando il mal di gola si associa a difficoltà respiratorie, di deglutizione, mal d’orecchio, rash cutanei, dolori articolari e presenza di sangue nell’espettorato.
E se fosse mal di gola da streptococco?
Solo in una minoranza dei casi la causa del mal di gola è un batterio, generalmente lo streptococco di gruppo A (detto anche streptococco beta-emolitico). Questo batterio è anche la causa della scarlattina, che si presenta con vari sintomi tra cui mal di gola, febbre e il caratteristico esantema che ricopre la pelle di macchie di colore rosso.
Lo streptococco di gruppo A è molto temuto -soprattutto dai genitori - perché in rari casi può provocare nel bambino una reazione infiammatoria denominata reumatismo articolare acuto o febbre reumatica, che colpisce non solo le articolazioni ma anche il cuore e il sistema nervoso. Per questo motivo, in presenza di un mal di gola importante e di altri sintomi suggestivi – come un febbre elevata e linfonodi doloranti - è necessario capire se si è di fronte a questo batterio ricorrendo ad un tampone rapido, utile al fine di iniziare la terapia antibiotica. Ma anche in questo caso, niente paura, né fretta: non serve precipitarsi a fare tamponi o a chiedere l’antibiotico al medico. Di fatto, una faringite da streptococco guarisce anche da sola: l’antibiotico sembra però velocizzare la risoluzione dei sintomi. E anche un ritardo di giorni (fino a nove) dell’inizio della terapia antibiotica non comporta rischi significativi.
Non ha senso invece eseguire un tampone in assenza di sintomi solo perché si è preoccupati di un’infezione da streptococco che sta circolando: questo batterio, infatti, è presente ed innocuo nelle bocche di molti portatori sani. L’uso dell’antibiotico sarebbe inutile e nocivo, per sé e per gli altri.
Leggi anche il nostro approfondimento su cosa fare se sei o pensi di essere positivo al covid e tutti i nostri consigli sul raffreddore.