“Fomo” negli investimenti: come evitare decisioni sbagliate e proteggere i risparmi
La paura di perdere un’occasione può spingere a investire di fretta e a commettere errori che pesano sui risparmi. Capire cos’è il “Fomo” è il primo passo per evitarlo. Altroconsumo aiuta a orientarsi nel mondo degli investimenti con strumenti informativi e percorsi di formazione pensati per scelte più consapevoli.
Quando si parla di investimenti, una delle trappole più insidiose non riguarda i prodotti finanziari in sé, ma il nostro comportamento. Succede quando vediamo mercati che salgono, amici che raccontano guadagni facili o social pieni di “occasioni imperdibili” e nasce la sensazione di essere rimasti indietro. È il cosiddetto “Fomo”, acronimo di Fear of missing out, la paura di perdere un’opportunità che altri stanno cogliendo. Negli investimenti, questa spinta emotiva può tradursi in decisioni affrettate e costose per i nostri risparmi.
Il “Fomo” non è un fenomeno nuovo, ma oggi è amplificato dall’iperconnessione e dal flusso continuo di informazioni, spesso frammentarie e poco contestualizzate. Studi e ricerche mostrano che tende ad aumentare quando ci sentiamo meno sicuri, meno soddisfatti o più dipendenti dal confronto con gli altri. In questi casi, l’idea di “non restare fuori dal giro” diventa una leva psicologica molto potente.
Torna all'inizioPerché il “Fomo” è pericoloso quando investiamo
Negli investimenti il “Fomo” ha un effetto ricorrente: trasforma una scelta che dovrebbe essere pianificata e razionale in una reazione emotiva. Il meccanismo è noto. Si entra sul mercato quando i prezzi sono già saliti, spinti dall’entusiasmo generale, spesso senza comprendere davvero rischi, costi e orizzonte temporale dell’investimento. Se poi il mercato scende, subentra la paura e si vende nel momento peggiore. Il risultato è quasi sempre lo stesso: si compra caro e si vende a prezzi più bassi.
Questa dinamica è oggi rafforzata dai social network e dal fenomeno dei cosiddetti “finfluencer”, che mostrano soprattutto il lato vincente degli investimenti: rendimenti elevati, strategie apparentemente semplici, successi rapidi. Molto meno spazio viene dato alle perdite, alla volatilità e agli errori, che fanno parte integrante di qualsiasi percorso di investimento. Non a caso, le Autorità di vigilanza hanno più volte richiamato l’attenzione sui rischi legati ai contenuti finanziari online e sulla necessità di maggiore cautela.
Torna all'inizioI meccanismi mentali che ci spingono a sbagliare
Alla base del “Fomo” ci sono alcuni meccanismi psicologici ben noti. Il primo è l’effetto gregge: se tutti comprano, allora sembra giusto comprare anche noi. Ma negli investimenti non esistono soluzioni valide per tutti. Ogni persona ha obiettivi, tempi e capacità di sopportare il rischio diversi, e ciò che è adatto a qualcuno può non esserlo affatto per un altro.
Un altro meccanismo frequente è l’ancoraggio, cioè la tendenza a fissarsi su un prezzo o un rendimento del passato come punto di riferimento, anche quando le condizioni sono cambiate. Questo può portare a restare bloccati in investimenti che non hanno più senso, nella speranza che “prima o poi” tornino ai livelli precedenti.
Torna all'inizioI rischi più comuni per i risparmiatori
Il “Fomo” può spingere a investire in strumenti non adatti al proprio profilo, a concentrare troppo il capitale su un singolo tema o settore e a sottovalutare comunicazioni fuorvianti o vere e proprie truffe. Un altro errore diffuso è scambiare buone performance di breve periodo per una garanzia di rendimento nel tempo, dimenticando che non esiste un legame automatico tra popolarità online e risultati duraturi.
Torna all'inizioCome difendersi dal “Fomo”: consigli pratici
Per ridurre il rischio di farsi guidare dall’emotività, può essere utile adottare alcune regole semplici e concrete:
- chiarire per iscritto obiettivi, orizzonte temporale e livello di rischio che si è disposti a sopportare, anche in modo essenziale;
- introdurre una regola anti-impulso, come una pausa di 24 o 48 ore prima di investire, per informarsi meglio usando fonti indipendenti;
- verificare sempre costi, rischi e scenari negativi possibili, chiedendosi se si sarebbe disposti a mantenere l’investimento anche in caso di perdite temporanee;
- usare la diversificazione come strumento di protezione, evitando di concentrare troppo i risparmi su un solo tema “di moda”.
Il “Fomo” al contrario: quando la paura blocca
Esiste anche un rischio opposto, meno evidente ma altrettanto dannoso: rinunciare del tutto a investire per paura di sbagliare. Tenere i risparmi fermi per anni può significare perdere potere d’acquisto e non sfruttare il tempo, che è uno dei principali alleati dell’investitore. L’obiettivo non è investire sempre e comunque, ma farlo in modo coerente, graduale e consapevole, evitando sia l’impulsività sia la paralisi.
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