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Acque effervescenti naturali: ecco le migliori del nostro test

Il nostro test su 16 marche di acque effervescenti naturali. Non sono perfette: in molte abbiamo trovato alte concentrazioni di metalli pesanti, perché sono presenti naturalmente nel suolo. Meglio berle solo occasionalmente.

09 giugno 2023
Test acqua minerale naturale in bottiglia

Né naturali né frizzanti. Le effervescenti naturali stanno in una categoria a parte, perché le bollicine di CO2 che contengono non vengono addizionate, ma sono presenti già alla fonte. La provenienza peculiare conferisce a queste acque un gusto caratteristico, che ha i suoi estimatori. Gusto dato dalla presenza di grandi quantità di sali minerali. Tra questi, però, possono nascondersi anche elementi come i metalli pesanti. Ecco perché abbiamo sottoposto al test 16 acque minerali effervescenti naturali.

Il residuo nell'effervescente si fa alto

In laboratorio abbiamo misurato il residuo fisso a 180 °C: le acque effervescenti naturali sono ricche di sali minerali e, quindi, per tutte il valore è superiore a 500 mg/l. Di solito queste acque, classificate come minerali, sono meglio in estate o se si fa sport, per reintegrare i sali minerali. Altrimenti meglio bere altre acque con un basso contenuto in sali minerali (oligominerali). Tra i sali minerali abbiamo misurato il calcio (spesso al centro della pubblicità, la più ricca è Grazia, 436 mg/l di calcio) e il sodio (nemmeno Sveva con 148 mg/l costituisce un problema per la salute). Tutto bene anche con fluoruri e nitrati, sostanze che in piccole quantità possono essere presenti naturalmente nelle acque, ma troppe sono indice di inquinamento.

Metalli pesanti? Ci sono perché presenti nel suolo

Alluminio, arsenico, manganese, nichel: la presenza di metalli pesanti in eccesso nell’acqua può avere effetti negativi sulla salute e la legge pone limiti stringenti alle acque destinate al consumo umano. Nelle effervescenti naturali i metalli sono spesso presenti perché sono proprio nel suolo: in più, per legge, le acque minerali naturali non possono essere sottoposte ad alcun trattamento che serva a modificare le caratteristiche della composizione. Nella prova sui metalli pesanti, dunque, la maggior parte delle acque ottiene un voto negativo. Molto male Acqua di Nepi, Fonte Vivia e Blues per l’elevato tenore in alluminio. L’arsenico è risultato presente in tutte le bottiglie, ma in Egeria e Cutolo Rionero è troppo alto. Molte delle effervescenti andate male sono penalizzate per il manganese (il valore più alto è in Conad): siamo stati molto severi in questa valutazione perché abbiamo usato come limite quello previsto per le acque potabili (che possono essere trattate), che è 10 volte più basso rispetto al limite di legge per le minerali. Pur essendo sotto ai limiti di legge, per noi i valori dei metalli pensanti sono alti: meglio bere l’effervescente naturale solo occasionalmente.

Meglio le bottiglie più leggere

Nel nostro test non poteva mancare una prova sull'impatto ambientale dell'imballaggio: abbiamo valutato il peso della plastica (o più in generale dell’imballaggio) che accompagna ogni litro di acqua e abbiamo premiato chi usa plastica riciclata. Infine, guadagnano punti per noi le bottiglie che sono risultate più maneggevoli.

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